La Nuova Sardegna

Sassari

Tredicenne suicida a Galtellì: gli amici sotto choc davanti alla casa

Tredicenne suicida a Galtellì: gli amici sotto choc davanti alla casa

I compagni di scuola faticano a trovare le parole: «Era tranquillo, diceva che andava tutto bene»

10 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





GALTELLÌ. Arrivano a piccoli gruppi, a capo chino. E a piccoli gruppi vanno via. Sono gli amici e gli ex compagni di scuola di Francesco. Con i pantaloni stretti, le felpe abbondanti e il dolore che traspare dagli occhi. Tornano dal fare le condoglianze alla famiglia Porcu, proprio come fanno gli adulti. A piccoli gruppi, per farsi coraggio.

«Io l’ho visto una settimana fa. Gli ho chiesto come andassero le cose mi ha risposto che andava tutto bene» racconta un adolescente del paese che con il figlio del sindaco di Galtellì aveva condiviso le tre classi delle scuole medie. I loro percorsi scolastici si erano poi divisi.

«Io sono stato bocciato, lui invece – prosegue il ragazzino- è andato alle superiori ma siamo rimasti amici. Adesso però non voglio più dire nulla: questa storia è terribile e mi fa stare male».

Chi si ferma a parlare, forse per esorcizzare lo sgomento di fronte a quanto accaduto nella villetta, è una donna di mezza età che esce con gli occhi lucidi dalla casa dove qualche ora prima Francesco ha deciso di farla finita con il fucile da caccia del padre. «Mi ha dato la terribile notizia mia figlia, che è figlioccia di Giuseppina, la madre di Francesco. Non riesco a crederci, non voglio crederci. Era un ragazzino tranquillo. E ora i genitori sono disperati. Dentro sono in tanti a sentirsi male» è il racconto, quasi un torrente in piena, della signora.

Arrivano alla spicciolata familiari e amici di famiglia, a tratti si raduna una folla davanti alla casa, mente i carabinieri continuano gli accertamenti nel teatro della tragedia. I volti sono tirati e nessuna ha voglia di parlare. Non è facile poter pensare che un adolescente come tanti, con i dubbi e gli entusiasmi di un’età problematica, abbia anche solo potuto immaginare di voler chiudere per sempre la sua esistenza.

E non è facile trovare le parole giuste per raccontare una tragedia che fa male a tutti. (g.f.)

In Primo Piano
Violenza di genere

Cerca di uccidere la ex travolgendola con l’auto: guardia giurata arrestata a Carbonia per tentato omicidio

di Luciano Onnis
Le nostre iniziative