La Nuova Sardegna

PORTO TORRES . La Capitaneria di porto ha elevato tre sanzioni amministrative per un totale di 6mila e 500 euro e sequestrato prodotto ittico – distrutto in quanto privo di certificazione e quindi non idoneo al consumo umano – nella operazione di polizia marittima denominata “Dirty Market” terminata lo scorso mese. L’operazione è stata condotta dalla Guardia costiera su tutto il territorio nazionale, finalizzata all’attività di controlli sull’intera filiera della pesca, e nell’ambito del Compartimento marittimo di Porto Torres sono stati impiegati trentacinque militari coordinati dalla Direzione marittima di Olbia al comando del capitano di vascello Maurizio Trogu. Due marinai al giorno, per 30 giorni, hanno infatti proceduto ad effettuare cinquantaquattro controlli a mare e novantotto controlli a terra a tutela sia del consumatore finale e sia delle specie ittiche e dell’ambiente marino in genere. Controlli tra i ristoranti, nei punti vendita di pescato e ai motopesca e alle unità da diporto usate per la pesca sportiva-ricreativa. «L’attività è finalizzata al contrasto della pesca illegale nel litorale di giurisdizione – ha detto il comandante della Capitaneria Emilio Del Santo –, compresa anche la zona di Sassari, e le poche sanzioni riguardano soprattutto la tracciabilità del prodotto ittico: l’obiettivo rimane quello di garantire il rispetto delle norme sulla pesca a favore di tutti i pescatori professionisti che dalla stessa ne traggono il proprio sostentamento». Da aggiungere, secondo il capitano di fregata, che proprio nel periodo invernale le continue condizione meteo-marine avverse hanno reso vano lo sforzo di pesca. E che anche gli esercizi commerciali cominciare ad essere più attenti nell’acquisto o nella vendita dei prodotti ittici, perché le sanzioni pecuniarie sono piuttosto elevate considerando il rapporto tra costo e benefici. (g.m.)