La Nuova Sardegna

Sassari

Canoni di locazione troppo elevati per le associazioni

di Barbara Mastino
Canoni di locazione troppo elevati per le associazioni

Il Comune di Ozieri costretto ad applicare tariffe più alte L’assessora Ilenia Satta al lavoro per risolvere il problema

16 gennaio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Graduatoria pronta ma ancora qualche questione da chiarire con le varie associazioni prima dell’assegnazione, a chi ne ha fatto richiesta, degli spazi disponibili nel caseggiato della ex scuola Giuseppe Garibaldi del Cantaro. Il punto dolente riguarda soprattutto i canoni di locazione che il Comune, per gli effetti del decreto del 2005 che regola i criteri e le modalità di concessione di uso e locazione dei beni immobili appartenenti allo Stato, deve richiedere alle associazioni. Si tratta, come spiega l’assessore alla Cultura Ilenia Satta, di canoni molto alti, che graverebbero parecchio soprattutto sulle associazioni più piccole, anche perché il costo andrebbe ad aggiungersi alle spese per acqua e luce che sarebbero a loro volta a carico dei sodalizi. Il bando che il Comune di Ozieri ha emesso lo scorso febbraio, al quale sono seguite le domande delle associazioni e la conseguente redazione della graduatoria, fa appunto riferimento a quel decreto, pertanto ora si sta cercando di trovare una soluzione alternativa - ovvero la richiesta di canoni più bassi - senza dover annullare quella procedura e rifare tutto dal principio. «Ci rendiamo conto è da quasi un anno che le associazioni attendono una risposta e per questo stiamo cercando una soluzione semplice e veloce - dice l’assessora Satta – e per questo stiamo anche già sentendo i vari sodalizi». Ciò anche per tranquillizzare le diverse associazioni sul fatto che l’iter sta procedendo e che i ritardi sono dovuti unicamente alla volontà di venire incontro alle varie esigenze. Un problema che, come ribadisce Ilenia Satta, si spera di risolvere al più presto, onde riuscire a porre fine a una annosa questione. La proposta di assegnare alle associazioni i locali in disuso della ex scuola Garibaldi, la cui disponibilità è passata dalla Provincia al Comune proprio a questo scopo, risale a più di un anno fa, formulata dall’allora consigliere di maggioranza Bruno Farina e seguita alla dichiarazione di inagibilità della ex caserma dei carabinieri di via Cavour che sino a due anni fa ospitava salette musicali e le sedi di alcuni sodalizi come la Protezione Civile LavOz.

La sopravvenuta indisponibilità di quell’edificio aveva fatto nascere l’esigenza di trovare una nuova sede per i gruppi e le associazioni che ad essa facevano riferimento, e l’edificio del Cantaro era apparso la scelta migliore per ospitare sia quei soggetti sia altri che nel frattempo ne avevano fatto richiesta. Era quindi stato avviato l’iter necessario, che aveva visto il passaggio di competenza al Comune dalla Provincia, lo stanziamento di un fondo urgente da parte di quest’ultima per effettuare manutenzioni e pulizie nei locali, infine il bando, con scadenza il 26 maggio scorso. La graduatoria è infine stata stilata (se ne trova traccia nella determina dirigenziale 766 del 29 dicembre 2017) ma ancora non è stata resa pubblica in attesa di risolvere il problema dei canoni e di stabilire quali associazioni richiedenti alla fine saranno effettivamente interessate ad accettare l’uso dei locali.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative