La Nuova Sardegna

Sassari

Consulta dei pescatori: «Noi non convocati»

Protesta della marineria turritana per il mancato coinvolgimento nella firma del Protocollo d’intesa

16 gennaio 2018
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PORTO TORRES . La Consulta dei pescatori turritani non ha gradito la mancata convocazione degli operatori del mare in occasione della firma del Protocollo d’intesa che di fatto ha assegnato il mercato ittico all’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna. Un accordo siglato lo scorso mese da Regione, Comune di Porto Torres ed AdSP - per il completamento della struttura portuale - che secondo la Consulta dice cose diverse rispetto a quanto stabilito nel 2013 dall’incontro tra la precedente amministrazione e i pescatori. I ritardi accumulatisi negli anni e la mancanza di fondi per il suo completamento, infatti, avevano portato il 15 novembre 2013 ad un accordo fra pescatori, Comune e Autorità portuale. Che destinava gli spazi del piano terra ai pescatori per la vendita diretta del proprio pescato, previo allestimento di box attrezzati, per spazi tecnici a disposizione e delle attività connesse e per le associazioni di categoria e la disponibilità, da concordare di volta in volta, di una sala del primo piano. Rimaneva la fase di suddivisione degli spazi del piano terra, che i pescatori hanno consegnato qualche settimana dopo, e sono rimasti in attesa di essere convocati per concludere l’iter. «Per queste ragioni abbiamo chiesto un incontro urgente fra noi operatori e l’amministrazione comunale – dice Gianni Pintus –, per approfondire e risolvere le problematiche del caso e conoscere le possibili azioni che il Comune vorrà attivare per una loro rapida risoluzione. Non mancheranno in quella sede le nostre proposte unitarie per la fruizione di una struttura finanziata con i fondi della pesca». La cosa che da più fastidio ai pescatori è quella di non essere stati mai contattati nei 3 incontri tecnici che il Comune ha avuto con Regione e Authority: «Se non verremo convocati al più presto dal sindaco, ci rivolgeremo al Prefetto per difendere i nostri diritti». (g.m.)

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