La Nuova Sardegna

Sassari

Un cancello chiuso sul futuro

La bauxite che viene estratta nella miniera di Olmedo è di altissima qualità e viene pagata a 300 euro a tonnellata. Basterebbe questo elemento per accendere la luce su una realtà produttiva che - in...

17 gennaio 2018
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La bauxite che viene estratta nella miniera di Olmedo è di altissima qualità e viene pagata a 300 euro a tonnellata. Basterebbe questo elemento per accendere la luce su una realtà produttiva che - in un territorio disintegrato dalla crisi e dalla disoccupazione - può agevolmente ricollocarsi sul mercato. Invece la vertenza di Olmedo viaggia come una pallina dentro un flipper, da una parte all’altra senza trovare mai una collocazione decisiva. Senza pace. Per questo è stata iscritta, a ragione, nel libro delle contraddizioni del nord Sardegna e anche tra gli argomenti di difficile spiegazione. Insomma, se la materia prima esiste e ha produzioni garantite per più di vent’anni, ha un mercato a livello internazionale e quindi può anche assicurare reddito e occupazione, perché sta dietro un cancello chiuso? La campagna elettorale ormai a pieni giri forse non aiuta la lotta dei lavoratori, perché tutti ora - da una parte e dall’altra - proveranno a metterci bocca. Eppure potrebbe essere il momento giusto per un esercizio di responsabilità, per il rispetto dei lavoratori, per fare davvero qualcosa di utile per portare a compimento la vertenza. Il resto non serve se non a chi cerca poltrone. (g.b.)

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