La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Un'affluenza record per “Lu foggaroni” di Sant’Antonio, ricorrenza che segna l’inizio del Carnevale, antica tradizione da qualche anno riportata in vita anche a Porto Torres grazie all'incessante lavoro di recupero del passato turritano svolto dall’associazione culturale Intragnas, che ha organizzato l'evento in collaborazione con Pro Loco, Basilica di San Gavino e Comune di Porto Torres. Il grande falò al centro di Atrio Comita è stato il solito catalizzatore di attenzioni, con le fiamme dal fascino magnetico che sono state oggetto dell’antico e suggestivo rito della benedizione del fuoco da parte di don Rodrigo. Poi, presso le Cumbessias di San Gavino i tanti presenti, affluenza favorita anche da una serata invernale relativamente mite e non bagnata dalle piogge come nei giorni precedenti, si sono riversati allo stand per gustare, insieme ad un buon bicchiere di vino rosso, un piatto di fave o ceci e deliziose frittelle. Di tanto in tanto, tra una chiacchiera e l'altra, “lu foggaroni” ha attirato uomini e donne che hanno voluto rinsaldare i loro legami attraverso il tradizionale rituale del salto del fuoco effettuato attraversando le fiamme in coppia, tenendo ognuno in mano l’estremità di una lunga asta in legno e recitando in portotorrese alcune frasi rituali, cerimonia che in passato aveva un valore elevatissimo e trasformava chi la praticava in compari e “cummari di foggaroni”. La serata è andata avanti in allegria, gustando prelibatezze della tradizione culinaria bainzina ma senza spegnere il fuoco “artificialmente”: come vuole la tradizione, infatti, l’associazione Intragnas ha aspettato che il falò si spegnesse da solo, evento che si è verificato nelle prime ore della mattinata di ieri.