La Nuova Sardegna

Sassari

Fondazione di Sardegna: a rischio la pace nel Pd

di Giovanni Bua
Fondazione di Sardegna: a rischio la pace nel Pd

Non c’è accordo in Comune sul nome del rappresentante del comitato d’indirizzo Nicola Sanna preme per Grazia Manca ma in lizza c’è anche la cabrasiana Ruzzu

18 gennaio 2018
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SASSARI. Scricchiola la pace armata dentro il Pd cittadino. A rischiare di far saltare la tregua pre elettorale la nomina del rappresentante comunale nel comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna. Una terna di nomi che Palazzo Ducale dovrà proporre (per la prima volta, prima il posto era appannaggio della Provincia) al comitato uscente, che sceglierà il rappresentante sassarese nel gruppo di 18 che dovrà eleggere il nuovo presidente della Fondazione. Con l’uscente Antonello Cabras pronto a ricandidarsi per un nuovo mandato.

Abbastanza per mandare in fibrillazione i già agitati dem cittadini e dare il via a una sfida nemmeno tanto sottotraccia. La procedura ufficiale passa da un avviso pubblico per la presentazione di candidature, che il Comune ha pubblicato il 2 gennaio e che scadeva ieri. I nomi arrivati, entro dieci giorni, verranno esaminata dalla conferenza dei capigruppo, che valuterà il possesso di titoli e requisiti e darà al sindaco l’indicazione di una rosa di almeno sei nomi. In assenza di indicazioni o se le candidature saranno insufficienti il primo cittadino procederà autonomamente alla designazione della terna.

Fin qui tutto pacifico. Peccato però che la poltrona in ballo sia troppo pesante per non essere decisa in maniera concordata. E che i dem cittadini abbiano aperto la conta per capire come andrà a finire.

A “dare la mossa” in sindaco Nicola Sanna che ha iniziato una serie di interlocuzioni informali (e da qui partono le rimostranze di alcuni consiglieri) per caldeggiare la presenza dentro la terna di Grazia Manca, ex assessore per le Politiche sociali del Comune e autrice del “passo indietro” che nell’ottobre 2015 consentì di chiudere la sanguinosa crisi iniziata 500 giorni prima all’atto dell’insediamento del sindaco, e deflagrata con le dimissioni dell’intera giunta.

Un nome su cui nessuno avrebbe espresso, almeno “a microfoni aperti” particolari veti, ma che dovrà scontrarsi con un concorrente assai pesante. A quanto è dato sapere infatti nella rosa dei papabili ci sarebbe anche Alessandra Ruzzu, attualmente in Cassa depositi e prestiti in quota Fondazione di Sardegna, ex membro del Cda del Banco e molto vicina all’attuale presidente, Antonello Cabras, con il quale collaborò quando il senatore era vicepresidente della delegazione parlamentare italiana all’assemblea parlamentare della Nato. Con lei si starebbe schierando tutta la parte del partito vicina al senatore, che in città è l’area che fa riferimento a Lai-Spissu-Ganau. Area che lamenta l’irritualità con la quale il sindaco avrebbe calato sul tavolo della maggioranza il nome di Manca senza alcuna interlocuzione preventiva, dicendosi pronta allo scontro.

A complicare ulteriormente il quadro il ruolo che dovrebbero avere le opposizioni. Che dovrebbero designare il terzo nome della rosa, ma ancora non hanno toccato palla. Con il capogruppo di Fi Manuel Alivesi che si sarebbe già lamentato ufficialmente con il presidente del consiglio comunale Esmeralda Ughi.

Si annuncia insomma l’ennesimo braccio di ferro dentro il Pd cittadino, che testerà la tenuta di una tregua che sembrava intoccabile fino alle Politiche di marzo, ma che potrebbe saltare per aria ben prima usando come casus belli la Fondazione di Sardegna.

Non che i motivi di scontro manchino, come ha dimostrato l’ultimo consiglio comunale, con la sfilata di molti consiglieri Pd che hanno abbandonato silenziosamente l’aula durante i lavori.

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