La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Dopo due anni, ritorna il segno più nel numero dei visitatori dell’Antiquarium Turritano. Nel 2017 si è infatti registrata una crescita nelle presenze del 7 per cento rispetto all'anno precedente, con un incasso di 22.286 euro, il doppio del 2016. Gli ingressi al museo nazionale e alla zona archeologica in cui svettano alcune delle principali vestigia dell'antica Colonia Iulia Turris Libisonis sono stati 10.950, 742 in più di quelli contati l'anno prima. Si è ancora lontani dal picco del 2014 quando furono 13.140, o dai numeri di altre più celebrate aree archeologiche della Sardegna, ma il trend si è finalmente invertito. Secondo i dati forniti dall'ufficio Comunicazione del Polo Museale della Sardegna gli ingressi gratuiti superano quelli a pagamento: 6.452 i primi, 4.498 i secondi, più o meno una ripartizione 59-41%. Gli ingressi gratuiti si concentrano in particolare nei mesi di maggio, quando sono stati 2.701, molti dei quali partecipanti a “Monumenti Aperti”, evento i cui monumenti più visitati sono stati proprio quelli dell’area archeologica che ha registrato 939 firme; agosto e settembre - legati a progetti locali di valorizzazione -, mentre quelli di novembre e dicembre sono riconducibili alle manifestazioni parte del progetto “Musei di Storie” organizzato dal Polo, che hanno avuto un'ottima risposta dalla cittadinanza turritana. Gli ingressi a pagamento sono cresciuti di 352 unità rispetto al 2016 concentrandosi nei mesi tra aprile e ottobre, quando hanno costantemente superato i gratuiti con la citata eccezione di maggio e quella di agosto, toccando il picco in settembre con ben 857 paganti. Escludendo maggio, Settembre è stato il mese caratterizzato dal maggior afflusso con 1.629 ingressi totali. La percentuale di visitatori stranieri è superiore al 25%, sono infatti 2.763 i non italiani che hanno visitato il museo. Un numero che ovviamente aumenta considerevolmente durante la stagione estiva e che ha giovato degli sbarchi dalle navi da crociera, una trentina quelle che hanno fatto scalo in città in tutto l'anno.

Da un'attenta analisi sulla provenienza è stata riscontrata una base europea omogenea: da luglio a metà settembre vi è stata una prevalenza di francesi, dalla seconda metà di settembre alla prima quindicina di ottobre gli spagnoli hanno fatto la parte del leone. Trascurabile nel complesso il contributo delle altre nazionalità.

Emanuele Fancellu