La Nuova Sardegna

Sassari

Il giovane che picchiò un disabile davanti alla discoteca, condannato per un altro pestaggio

Il giovane che picchiò un disabile davanti alla discoteca, condannato per un altro pestaggio

Nel 2011, con altri 4, massacrò di botte un medico di 31 anni in un locale di Sassari

19 gennaio 2018
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SASSARI. Un anno fa il tribunale di Nuoro lo aveva condannato a un anno e otto mesi di reclusione per aver diffuso il video relativo al pestaggio di un giovane di Olbia affetto da una disabilità psichico-cognitiva, massacrato nel parcheggio di una discoteca di San Teodoro.

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Ieri mattina Bachisio Angius, sassarese di 28 anni, si è visto infliggere un’altra sentenza di condanna dal tribunale di Sassari per un fatto analogo a quello che nell’estate del 2016 era diventato un caso nazionale, quando il video del pestaggio era stato diffuso e condiviso da migliaia di persone sui social network. Il giudice Maria Teresa Lupinu ieri ha condannato Angius a un anno e sei mesi di reclusione e un suo amico che partecipò al pestaggio, Stefano Piras sassarese di 27 anni, alla pena di 10 mesi. Entrambi erano difesi dall’avvocato Gian Mario Fois.

A marzo del 2011 - secondo le accuse degli inquirenti - i due imputati pestarono a sangue, insieme ad altri tre giovani che non vennero mai identificati, Angelo Puggioni, medico sassarese di 31 anni, all’epoca dei fatti studente della facoltà di Medicina. Il brutale pestaggio si verificò all’interno di una discoteca cittadina. Senza un apparente motivo Puggioni venne colpito con un pugno al volto all’interno del locale da ballo da uno sconosciuto. Una volta a terra il giovane venne massacrato da cinque persone che si accanirono nei suoi confronti colpendolo con pugni e calci al volto. Il medicò riportò diverse fratture, compresa quella della mandibola, e per oltre un mese fu costretto ad alimentarsi con la cannuccia. Puggioni, assistito dall’avvocato Umberto Carboni, riuscì a riconoscere solo due dei suoi aggressori e a sporgere denuncia nei loro confronti. Un mese dopo il pestaggio il medico incontrò nuovamente Angius che con fare minaccioso gli disse che se non avesse ritirato la querela gli avrebbe fatto bruciare la macchina. (l.f.)
 

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