La Nuova Sardegna

OZIERI. Mandata in archivio la festa del vino che a novembre ha richiamato in città oltre diecimila visitatori, l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Marco Murgia nei giorni scorsi ha chiamato a raccolta i cantinieri per analizzare i risultati ottenuti e programmare la nuova edizione. La formula, ormai consolidata, ha dimostrato che la strada tracciata è quella giusta ma non sarebbe neanche corretto pensare che “squadra che vince non si tocca” poiché sarebbe lungimirante provare ad ampliare l’offerta e creare nuovi stimoli ai tanti ospiti che trovano accoglienza il giorno della manifestazione. La consulta, organismo creato per strutturare l’azione volontaria di tutte le cantine, si è confrontata con la giunta pressoché al completo e le proposte e le idee innovative non sono mancate. Si dovrà capire quante e quali potranno essere realizzabili ma intanto è stato stilato un primo programma. Si cercherà di allargare il circuito delle cantine del centro storico individuando nuovi locali, arricchire la manifestazione con iniziative culturali, coinvolgiere artigiani e commercianti, dare più visibilità al rito della benedizione dei vini e soprattutto potenziare il sistema ricettivo, vero tallone d’achille della città, magari con la formula dell’accoglienza diffusa. Si cercherà infine di attuare una campagna promozionale per far percepire il ruolo assunto da Su Trinta ‘e Sant’Andria nell’ambito degli eventi regionali di valorizzazione delle risorse culturali ed enogastronomiche delle zone interne. «Non sarà facile mettere a punto tutte le idee – ha dichiarato Anastasia Ladu, assessore al bilancio e attività produttive – ma nella prossima riunione di marzo proveremo a dare gambe almeno a quelle immediatamente realizzabili».

Francesco Squintu