La Nuova Sardegna

Sassari

Inchiesta sulle "divise sporche" a Sassari, c'è un nuovo indagato

Nadia Cossu
La questura di Sassari (foto archivio)
La questura di Sassari (foto archivio)

Truffa a un’assicurazione, un imputato parla e mette nei guai il liquidatore. Il pm: il poliziotto Serra procacciatore d’affari. Richiesta di rinvio a giudizio per undici persone

20 gennaio 2018
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SASSARI. Lo scorso novembre Lorenzo Carboni (un 48enne sassarese esperto in pratiche assicurative) viene interrogato dal pubblico ministero Giovanni Porcheddu. L'inchiesta che lo vede coinvolto è quella relativa alla truffa a un'assicurazione - la Groupama Spa - che fece poi scattare la più ampia indagine per corruzione e peculato che coinvolse anche alcuni poliziotti della squadra volanti di Sassari.

Il colpo di scena. Carboni parla e rivela nuovi dettagli che in qualche modo ridisegnano ruoli e trame e inseriscono nell'inchiesta un nuovo indagato. Tanto che il pm ieri mattina, venerdì 19 gennaio, davanti al giudice dell'udienza preliminare Michele Contini ha depositato una modifica dell'imputazione in particolare per quanto riguarda la posizione dell'assistente capo delle volanti Gianluca Serra che secondo la Procura ebbe un ruolo chiave nell'inchiesta. L'altra novità è che c'è un ulteriore indagato (per il quale si procede separatamente): Angelo Canu, il liquidatore della compagnia Groupama assicurazioni Spa. Scrive il pm: «Canu ha promosso e organizzato la cooperazione nel reato delle altre persone».

La storia. Nel 2013, Carboni consegnò alla sua assicurazione una denuncia di sinistro stradale molto sospetta. Non solo perché l'incidente era accaduto due anni prima, ma perché la dinamica non quadrava. Eppure c'era una relazione di servizio della polizia - datata 13 luglio 2011 e firmata da Gianluca Serra - a dare ragione a Carboni. L'assicurazione Groupama pagò e subito dopo attivò il suo servizio di investigazione privato. Così scoprì la truffa confezionata ad arte.

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