La Nuova Sardegna

Sassari

Contratto scaduto: gli Lsu a casa

Il Comune non lo ha rinnovato a gennaio e due uscieri ora sono senza lavoro

21 gennaio 2018
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PORTO TORRES. Due lavoratori socialmente utili che erano alle dipendenze del Comune di Porto Torres sin dal 1995 – Gian Nicola Usai e Antonio Usai – dal 31 dicembre scorso si ritrovano disoccupati perché - secondo loro - l’amministrazione non ha provveduto ad assumerli anche per il 2018. Entrambi hanno 52 anni, fino a un mese fa svolgevano la mansioni di uscieri all’ingresso del palazzo comunale e nella sede che ospita i Servizi sociali e gli uffici tributi.

«Nonostante la Regione abbia spedito al Comune tutta la documentazione sulla prosecuzione al lavoro anche per l’anno 2018 degli Lsu – dice Gian Nicola Usai –, ad oggi non è ancora stato attivato il nostro inserimento all’interno di questo bacino: mentre in altri Comuni i lavoratori socialmente utili hanno ripreso servizio da gennaio, l’amministrazione ci ha detto che sta aspettando il nullaosta dalla Regione per poter effettuare l’assunzione».

C’è da dire che solo qualche mese fa il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla minoranza in cui si chiedeva un impegno all’amministrazione per stabilizzare tutti i dipendenti precari (compresi gli Lsu) e per provvedere a nuove assunzioni. «La Direzione generale del servizio politiche per il lavoro ha stabilito anche le procedure di erogazione degli incentivi regionali per la stabilizzazione degli Lsu negli enti locali – aggiunge Usai –, con la copertura economica per 5 anni a carico della Regione, ma questa possibilità non ci è mai stata prospettata dall’amministrazione: vivevamo con stipendio mensile di 700 euro, senza tredicesima né trattamento di fine rapporto, e ora ci troviamo improvvisamente disoccupati nonostante le assicurazioni sul proseguimento del nostro lavoro dichiarate e sottoscritte più volte in consiglio comunale». (g.m.)

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