La Nuova Sardegna

Sassari

I complimenti di Arru all’équipe di rianimatori

I complimenti di Arru all’équipe di rianimatori

L’assessore alla Sanità in visita nel reparto Aou dopo la missione “salvavita” Medici e infermieri a Lanusei con l’Ecmo per soccorrere un paziente in pericolo

21 gennaio 2018
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SASSARI. «Siete i testimoni di una cultura che vuole cambiare e quanto realizzato in questi giorni, grazie al vostro prezioso intervento, è l’esempio di lavoro in rete degli ospedali». Così l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru si è rivolto agli anestesisti rianimatori dell’Aou di Sassari che, in questi giorni, sono stati impegnati in una serie di interventi con l’utilizzo dell’Ecmo mobile per salvare la vita a pazienti con grave problema respiratorio come complicanza dell’influenza.

Il rappresentante della giunta di Francesco Pigliaru, accompagnato dal direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, dal direttore sanitario Nicolò Orrù, dal direttore della Rianimazione universitaria Pier Paolo Terragni, e con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e il sindaco Nicola Sanna ha fatto un sopralluogo nella Rianimazione del Santissima Annunziata.

Rivolgendosi al responsabile della Rianimazione ospedaliera, Luigi Solinas, e al coordinatore Alessandro Nasone, ha sottolineato l’alta specialità messa a disposizione dall’ospedale di Sassari per la Sardegna. «Uno scambio intelligente di collaborazione tra professionisti della rete ospedaliera isolana che vede mettere in campo strumentazioni di alta tecnologia».

L’assessore Luigi Arru, infine, ha fatto sapere di aver dato disposizione perché le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie acquistino l’Ecmo, l’apparecchio per l’ossigenazione del sangue utilizzato in ambito di terapia intensiva. Una scelta dettata dalla necessità di fronteggiare l’aumento del fabbisogno di pazienti da trattare per insufficienza respiratoria acuta grave.

Le Rianimazioni dell’Aou di Sassari sono centro di riferimento regionale per l’insufficienza respiratoria acuta, Cres, e sono inserite nella rete nazionale “Respira”, specializzata nel trattamento delle insufficienze respiratorie acute severe.

Diverse le missioni “salvavita” che hanno visto protagonisti i rianimatori di Sassari. Una in particolare li ha portati in Ogliastra sove si sono coordinati con i colleghi di Lanusei, con l’apporto della cardiochirurgia dell’Aou sassarese e degli anestesisti e infusori di Sassari e Lanusei. E questo è proprio l’aspetto più importante, almeno dal punto di vista organizzativo: e cioè aver allestito una squadra in grado di operare anche fuori dai reparti dell’Aou. Ma è stato importante anche “tecnicamente” l’intervento dell’equipe che ha operato a Lanusei, che ha visto l’utilizzo di una particolare tecnologia e di un particolare macchinario (l’Ecmo appunto) che ha consentito di “ossigenare” il sangue di un uomo di 50 anni, affetto da una grave forma di polmonite dovuta a sindrome influenzale che rischiava di ucciderlo.



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