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Programmazione e sudore, così è nato il “Chievo sardo”

Programmazione e sudore, così è nato il “Chievo sardo”

STINTINO. Una programmazione societaria che funziona e un allenatore con la ricetta giusta per fare diventare grande la squadra di un piccolo paese che vive di turismo e di pesca. Lo Stintino è il...

21 gennaio 2018
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STINTINO. Una programmazione societaria che funziona e un allenatore con la ricetta giusta per fare diventare grande la squadra di un piccolo paese che vive di turismo e di pesca. Lo Stintino è il “Chievo” della Sardegna che – dopo tre promozioni quasi consecutive – milita nel massimo campionato dilettantistico regionale (Eccellenza) e staziona sin dalle prime giornate nei quartieri alti della classifica. Il profeta che siede in panchina è Stefano Udassi, ex bomber di Castelsardo e Torres, mister pragmatico che ama lavorare intensamente sul campo e sulla testa dei giocatori per raggiungere obiettivi importanti. I risultati ottenuti dallo Stintino hanno fatto impallidire il blasone di realtà calcistiche decisamente più grandi, per numero di abitanti ed estensione territoriale, e alla base di questo exploit ragionato c’è anche l’intuizione felice e la competenza dirigenziale del presidente Angelo Schiaffino.

Dietro la prima squadra, comunque, c’è la formazione juniores che rappresenta nell’isola il primo esempio di integrazione a metà tra atleti extracomunitari e giocatori di Porto Torres e Stintino. Una iniziativa nata per caso dall’amicizia del presidente Schiaffino con l’educatore di un centro di accoglienza: l’esempio di integrazione tra persone che provengono da culture diverse.

Gavino Masia

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