La Nuova Sardegna

Sassari

Licenziato minaccia il suicidio in tribunale

Licenziato minaccia il suicidio in tribunale

SASSARI. La sua unica “colpa” sarebbe quella di aver fatto sentire la propria voce «ogni volta che c’era una riunione sindacale». Da quel momento sarebbero arrivati i rapporti disciplinari, poi il...

23 gennaio 2018
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SASSARI. La sua unica “colpa” sarebbe quella di aver fatto sentire la propria voce «ogni volta che c’era una riunione sindacale». Da quel momento sarebbero arrivati i rapporti disciplinari, poi il suo periodo di malattia e quindi il licenziamento.

Ieri mattina, Mario Luigi Puggioni, 46 anni, operatore di mezzi complessi nell’aeroporto di Fertilia, licenziato tre anni fa dalla Sogeaal, si è stretto un cappio al collo e ha minacciato di suicidarsi appendendosi alle inferriate esterne del tribunale di Sassari.

«Sono disperato, non so più cosa fare. È vero, nelle assemblee ho sempre denunciato una situazione paradossale – racconta – A fronte dei finanziamenti pubblici che la società dell’aeroporto riceveva, noi lavoratori eravamo messi sempre peggio. Per questo protestavo, lo facevo per me e per i miei colleghi». E questo, a detta di Puggioni, avrebbe rappresentato la sua rovina. «Ho ricevuto quattro rapporti disciplinari negli ultimi mesi prima del licenziamento ma stranamente nessuno nei 14 anni di servizio. È stato tutto orchestrato ad arte, mi hanno accusato di aver minacciato la responsabile del personale, di non essere residente dove risultavo essere nei documenti. Sono andato in malattia perché questo atteggiamento dell’azienda mi stava distruggendo». Puggioni fa causa, in primo grado perde e poi succede l’irreparabile: «Il mio avvocato dimentica di depositare il ricorso in appello. Ho parlato stamane con i giudici. È finita». Va via con le lacrime Puggioni. Un uomo di 46 anni, invalido civile, e con tre figli. (na.co.)

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