La Nuova Sardegna

Sassari

Allarme commercio, il Pd: «Agire subito»

Decine di attività chiuse e altre stanno per farlo. Luiu: «Si muova il Comune, servono strategie nuove»

25 gennaio 2018
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PORTO TORRES. Sono almeno venti le attività commerciali turritane che stanno attraversando una crisi economica senza precedenti e che rischiano di chiudere, al pari di quelle che hanno già abbassato le serrande, nel corso dell’anno. Un argomento denunciato nei giorni scorsi dalla Nuova e dibattuto dalla segretaria del Pd, che fa un appello all’amministrazione comunale affinché intervenga per pianificare strategie e soluzioni per il bene dei commercianti e dei lavoratori. Cominciando a coinvolgere negli incontri gli imprenditori, i commercianti e associazioni di categoria quali Confcommercio, Centro naturale Botteghe Turritane e Confesercenti. «Ci sono numerosi cartelli vendesi e affittasi che appaiono tristemente nelle principali strade cittadine – dice il segretario Pd Gian Mirko Luiu – e rappresentano una cattiva cartolina per la città e per tutti coloro che la visitano da fuori: occorre una immediata pianificazione politica, coinvolgendo tutti i soggetti indicati per adottare misure e provvedimenti che abbiamo l'obiettivo ultimo di migliorare questa situazione allarmante».

Secondo la segreteria Pd, è mancato il ricambio generazionale nella gestione delle attività commerciali e c’è stata anche una insufficiente cultura imprenditoriale di “fare nuova impresa” sfruttando le opportunità date dal mercato di oggi e dalle neo tecnologie comunicative. «A questo dobbiamo aggiungere altre cause importanti – sottolinea Luiu –, come il degrado urbano che investe Porto Torres, più volte denunciato politicamente dal Pd, e una imposizione fiscale e tributaria sempre più gravosa sui commercianti che, in una città che soffre la brutale crisi economica come la nostra, porta in tanti a chiudere o pensare di chiudere definitivamente le serrande dei propri negozi». (g.m.)

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