La Nuova Sardegna

Sassari

«Stop ai suicidi dal ponte Rosello»

Il rendering del progetto di Igor Cassano
Il rendering del progetto di Igor Cassano

Approvata all’unanimità dal Consiglio una mozione per installare delle protezioni

25 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ora non ci sono più attenuanti: il ponte Rosello deve avere delle barriere anti suicidio. Lo dice il Consiglio comunale che nell’ultima assemblea ha approvato all’unanimità una mozione con cui si chiede al sindaco e alla giunta di installare delle protezioni verticali e orizzontali sul ponte, per impedire alle persone in preda alla disperazione di saltare nel vuoto.

Un triste epilogo di vite travagliate, che Sassari è abituata a rendicontare da sempre, e che mai ha tentato in concreto di prevenire. A poco finora sono servite manifestazioni pubbliche e progetti proposti da tecnici e associazioni. Salvaguardare l’estetica delle basse ringhiere con i fasci littori in bronzo ha sempre prevalso sulla necessità di salvare vite umane.

Ora che il Consiglio comunale ha preso una posizione politica inequivocabile, le cose potrebbero finalmente cambiare. La mozione condivisa da tutti consiglieri di Palazzo Ducale, è stata presentata da Franco Era e la sua discussione e approvazione segna davvero una svolta. In passato altre iniziative simili erano naufragate. L’ultima, una mozione sulla stessa lunghezza d’onda di quella approvata martedì, l’aveva presentata il consigliere Giancarlo Carta nel maggio scorso, ma era rimasta ferma al protocollo, mai discussa in aula ed estinta naturalmente, secondo regolamento, a fine anno. Il documento votato dall’assemblea non concede alibi:

«La struttura con modesto impegno finanziario può e deve essere riqualificata, garantendo maggiore sicurezza con la realizzazione di barriere trasparenti al di sopra della ringhiera esistente, consentendo di poter scorgere il paesaggio». Palazzo Ducale avrebbe anche a disposizione un progetto già pronto: quello del geometra sassarese Igor Cassano, che tempo fa lo propose, ma senza esito. Insieme con Vito Sollai del gruppo nato su Facebook, “Fermiamo i suicidi dal ponte Rosello”, lo presentò nel 2013 all’allora sindaco, Gianfranco Ganau, il quale si dimostrò interessato all’idea.

La proposta era accompagnata da quasi diecimila firme di cittadini, ma alla fine non se ne fece nulla. Anche perché l’ostacolo più arduo da superare era e resta il lasciapassare della Soprintendenza. Il progetto prevedeva delle barriere trasparenti sopra la ringhiera e una copertura discreta, anche questa trasparente, poggiata su pilastrini che richiamano lo stile del ponte, in modo da creare due passeggiate coperte lungo entrambi i marciapiedi. Per concretizzare questo progetto di protezione più volte si sono mobilitate associazioni e movimenti spontanei di cittadini: flash mob e dibattiti pubblici si sono alternati per mesi al grido di “stop ai suicidi dal ponte Rosello”.

Adesso, anche approfittando dei programmi di riqualificazione e valorizzazione della vallata del Rosello, la giunta potrebbe ascoltare questa richiesta. Un appello che arriva dalla città e dallo stesso Consiglio comunale per mettere fine alla lunga lista di vite cancellate con un salto nel vuoto. (v.g.)
 

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative