La Nuova Sardegna

Sassari

Attentato all’ecocentro, filmati ai raggi X

Attentato all’ecocentro, filmati ai raggi X

Sorso, carabinieri a caccia degli incendiari. La Sceas è corsa ai ripari per garantire la raccolta rifiuti

27 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SORSO. Continuano senza sosta le indagini dei carabinieri sul grave attentato incendiario ai danni dell’ecocentro del Comune di Sorso, dove sono andati in fumo quattro mezzi della Sceas, la coop di Capoterra che gestisce l’appalto del servizio di igiene urbana della città.

Gli investigatori lavorano a tutto campo per scovare i responsabili di un gesto senza precedenti in Romangia. Il lavoro di analisi dei filmati registrati dal sistema di videosorveglianza della struttura procede spedito. L’obiettivo è cercare qualche indizio sul raid consumato tra il 24 e il 25 gennaio, quando le fiamme divampate all’ecocentro hanno divorato tre compattatori per la raccolta differenziata e un vecchio furgone di proprietà della coop. I vigili del fuoco di Sassari avevano lavorato fino a notte fonda per evitare che il rogo si propagasse agli altri mezzi parcheggiati nel piazzale dell’ecocentro. Ma non hanno potuto fare niente per salvare i quattro mezzi presi di mira dagli incendiari. Le operazioni di spegnimento erano andate avanti per ore anche a causa di una fitta coltre di fumo sprigionata dalla mole di rifiuti stipati nei cassoni dei mezzi.

Sul posto erano arrivati i militari di Sorso e Porto Torres, guidati dai comandanti Alessandro Masala e Romolo Mastrolia, per avviare le prime indagini già nel cuore della notte. In questi giorni gli inquirenti sono alle prese con un delicato lavoro di approfondimento per risalire ai responsabili del grave gesto. Per prima cosa sono state acquisiste le immagini immortalate da una fitta rete di occhi digitali che coprono pressoché tutto il perimetro della struttura. Inoltre, sotto le lenti degli investigatori passeranno anche tutta una serie di filmati ripresi da ulteriori punti sparsi all’esterno della struttura comunale. Oltre all’analisi dei filmati è cominciata anche un’attività di riscontri e accertamenti che a breve potrebbe cominciare a dare i suoi frutti. L’intenzione dei militari è quindi quella di indagare a tutto campo per arrivare, prima possibile, a dare un volto alla mano che nei giorni scorsi ha appiccato le fiamme e causato alla coop un danno economico quantificato in circa 400mila euro: a tanto ammonta il valore dei tre compattatori – uno acquistato nel 2015 e gli altri due arrivati a Sorso con l’avvio dell’appalto, nel 2011 – e di un vecchio furgone che però fungeva da officina mobile, e quindi stracarico di attrezzatura di un certo valore.

Al duro colpo duro subìto, la Sceas ha risposto facendo uno sforzo per evitare che l’operatività, e quindi i cittadini, risentisse dei danni subìti. Sono stati infatti trasferiti a Sorso alcuni mezzi presenti in altri Comuni dell’isola così da garantire la consueta puntualità nella raccolta dei rifiuti. (s.sant.)



In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative