La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia non resta insensibile di fronte alla crisi che attanaglia le attività commerciali e per bocca del segretario Augusto Piredda interviene sul tema. «Crediamo che i motivi di questa situazione siano molteplici – sostiene Piredda –, c’è un problema politico, poiché quando le amministrazioni comunali decidono di modificare la viabilità non tengono mai in considerazione gli eventuali sviluppi sulle attività commerciali. A partire dal 2005 abbiamo assistito a continue evoluzioni della viabilità sia nel centro che nel Lungomare senza che ci sia stato un minimo di programmazione». Negli anni non sono mancate le richieste per modificare l’attuale situazione, ma le richieste sono rimaste inascoltate. «C’è poi un problema legato alle tasse locali, aumentate a dismisura negli ultimi cinque anni – continua Piredda –, come i canoni di concessione demaniale con l’arrivo dell’Autorità portuale. A ciò si aggiunga che il Comune non si è mai dotato di un piano del commercio per stabilire quali e quante attività si possono aprire in città al fine di dotare tutti i quartieri dei servizi necessari coerentemente con le potenzialità commerciali di ciascuna zona». Infine il segretario evidenzia come dalle navi da crociera non si abbia un ritorno economico importante per le attività commerciali e sottolinea che «il traffico veicolare in entrata e uscita dal porto generato dagli imbarchi e sbarchi delle navi di linea viene deviato verso l'uscita della città, impedendogli di passare per il centro e il Lungomare». «Chiediamo all’amministrazione comunale d’intervenire per risolvere le problematiche elencate, restiamo a disposizione per un eventuale confronto sulle possibili soluzioni e invitiamo le altre forze politiche a collaborare per fare in modo che si abbia un immediato riscontro».

Emanuele Fancellu