La Nuova Sardegna

Sassari

La città dedica una piazza al Maestro di Ozieri

di Barbara Mastino
La città dedica una piazza al Maestro di Ozieri

Prevista anche l’intitolazione a Ivo Calaresu che fu primario di Medicina nel 1958 La decisione della giunta in seguito al parere della commissione Toponomastica

28 gennaio 2018
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OZIERI. La città aggiorna la sua toponomastica dedicando due vie e una piazza ad altrettante personalità locali: il Maestro di Ozieri, il professor Ivo Calaresu e i Maestri Muratori Ozieresi. Lo ha stabilito la giunta dopo il parere favorevole della commissione Toponomastica sulle tre richieste presentate da altrettanti cittadini o gruppi di interesse. Le vie che saranno intitolate si trovano tutte nelle immediate vicinanze della casa comunale: si inizia dalla via Maestro di Ozieri, che sarà il nuovo nome di quella che attualmente è conosciuta semplicemente come Scarpata del Cantaro. La strada, che termina con una scalinata che porta ai giardini del Cantaro sarà intitolata a quello che è senza dubbio il più grande e il più noto pittore locale, che operò in città e nella Sardegna tra il XVI e il XVI secolo. Una figura misteriosa (per alcuni il suo vero nome era Andrea Sanna, ma tale ipotesi non è mai stata suffragata da prove sufficienti) alla quale si devono opere imponenti e splendide il polittico della Madonna di Loreto conservato nella cattedrale dell’Immacolata a Ozieri, il Discendimento conservato nel Museo diocesano di Arte Sacra, il ciclo pittorico parrocchiale della chiesa di Sant'Elena a Benetutti, il Retablo di Santa Maria degli Angeli di Bortigali e altre opere in varie parti dell’isola. Una figura importante per la quale mancava il giusto riconoscimento dell’intitolazione di una via nel centro cittadino.

A ridosso della strada dedicata al Maestro, la piazza dietro al convento di San Francesco, oggi conosciuta come piazzetta della Torre a causa di un particolare elemento architettonico lì presente, sarà invece intitolata al professor Ivo Calaresu, medico che fu nel 1958 il primo primario del reparto di Medicina dell’ospedale civile di Ozieri e che contribuì a far nascere e crescere il nosocomio, che sino ad allora era un piccolo ospedale (la crescita e l’intitolazione ad Antonio Segni arrivarono solo nel 1970 e Calaresu ne fu nominato direttore sanitario). Fu lui a fondare, sempre nel 1958, il primo Laboratorio di Analisi dell’ospedale, donando personalmente attrezzature e apparecchi, e contribuì ad ampliare l’offerta specialistica del nosocomio facendovi giungere i migliori medici sardi.

A poca distanza dalla piazzetta, la strada che si inserisce tra via Vittorio Veneto e via Fratelli Rosselli sarà infine intitolata ai Maestri Muratori Ozieri, una dedica cumulativa a tutta quella serie di personaggi che contribuirono nel vero senso della parola a “mettere in piedi” la città (e non solo) donandole pregevoli architetture, curatissime strade di selciato, chiese e palazzi la cui fama ancora oggi è nota ben oltre i confini dell’isola. La strada, un via che porta al deposito di materiali di una nota impresa edile, ricorderà da ora in poi come Ozieri fu anche "città dei costruttori", e non solo città dei printzipales e del terziario.

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