La Nuova Sardegna

Sassari

Centro intermodale di Sassari, bonifiche bloccate da un ricorso al Tar

di Vincenzo Garofalo
Centro intermodale di Sassari, bonifiche bloccate da un ricorso al Tar

L’assessore Piu: «Analizzata la qualità tecnica del progetto». Per la struttura previsto l’investimento di 28 milioni di euro

29 gennaio 2018
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SASSARI. L’inizio delle operazioni di bonifica nell’area di 13mila metri quadrati su cui dovrà sorgere il centro intermodale di via XXV Aprile rischia un lungo rinvio. Un mese fa il Comune ha aggiudicato la gara d’appalto per la progettazione esecutiva del piano di bonifiche, ma ora su quell’aggiudicazione pende un ricorso al Tar presentato da un gruppo di professionisti che ha perso la gara. Un appalto da 220 mila euro che è stato assegnato al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Hpc Italia srl di Milano e da Servizi Integrati all’ingegneria srl di Cagliari, capaci di presentare la proposta tecnica giudicata migliore e un’offerta economica pari a 129 mila euro, oltre il 40 per cento in meno rispetto alla base d’asta.

Il risultato della gara è però stato impugnato davanti al Tar dal raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dalla mandataria Mb Engineering di Robero Masia e Gavino Brau, e dai mandanti, gli ingegneri sassaresi Giammario Biddau e Marco Fresi. Secondo i ricorrenti l’esito della gara sarebbe da sospendere e annullare per “eccesso di potere, illogicità manifesta e difetto di motivazione della valutazione di congruità dell’offerta economica”. I professionisti che si sono rivolti al Tribunale amministrativo della Sardegna avevano presentato un’offerta economica migliore di quella dei vincitori della gara d’appalto, ma questo non è stato sufficiente a convincere la commissione giudicatrice della bontà del progetto.

Il Tar dovrà pronunciarsi entro quindici giorni sulla richiesta di sospendere l’aggiudicazione, e solo allora si saprà se la stesura del progetto definitivo di bonifica dell’area di via 25 aprile potrà iniziare secondo la tabella di lavoro prevista, o se subirà un brusco stop nell’attesa di una decisione di merito dei giudici. A Palazzo Ducale hanno deciso comunque di non fermarsi: «La commissione di gara ha giudicato le offerte pervenute seguendo alla lettera quanto previsto dalla normativa, per cui siamo tranquilli e abbiamo la coscienza a posto», spiega l’assessore alla Mobilità, Antonio Piu. «La gara è stata aggiudicato tenendo conto non solo dell’offerta economica, ma anche della qualità tecnica della proposta, come previsto appunto dalle norme. Adesso gli uffici stanno procedendo alla verifica della documentazione e poi inizierà la fase di progettazione esecutiva».

Per presentare il progetto esecutivo delle bonifiche avranno a disposizione 65 giorni. In seguito il Comune avvierà la gara d’appalto per l’esecuzione vera e propria dei lavori di risanamento dell’area. Sono disponibili circa 3 milioni di euro per la rimozione integrale del materiale inquinante, quindi dei serbatoi interrati, delle tubazioni e del terreno contaminato. Solo dopo le bonifiche si procederà con la realizzazione del centro intermodale. La nuova struttura, attesa da vent'anni, sarà realizzata con un investimento di 28 milioni di euro, e sarà composta da due piani parcheggi interrati da 500 posti auto, il capolinea dei bus al piano terra, e si farà anche il tunnel d’ingresso e uscita dal centro intermodale, che partirà da via Padre Zirano, passerà sotto l’incrocio di piazza Santa Maria ed entrerà nel ventre della nuova costruzione.
 

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