La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Qualche giorno fa, di buon mattino, alcuni operai svuotavano sacchetti di bitume per coprire le buche o meglio, i crateri apertisi dopo anni d’incuria in alcune strade a Serra li Pozzi, ironicamente ribattezzato da qualcuno “Serra dei fossi”. Poco male: alcune vie hanno visto l’opera limitarsi soltanto a poche buche lasciandone scoperte altre come nel caso di via dell’Asfodelo e via del Melo, dove servirebbe in realtà un’opera di bitumatura integrale, tante e tanto profonde sono le buche; altre non hanno visto praticamente alcun intervento come via degli Ulivi, forse in previsione di uno integrale considerato che la politica del rattoppo non dà assicurazioni nel medio-lungo periodo. Ci sono casi, poi, come il tratto di via dei Corbezzoli che costeggia l’Hotel Libyssonis, in condizioni assolutamente vergognose. Da almeno un paio di mesi un segnale posizionato sopra una grata semicrollata e bloccato da un paio di blocchetti avverte della presenza di lavori in corso, ma di lavori ed operai nella strada in questione non se ne vedono proprio. La carreggiata, alquanto stretta ma assai trafficata anche per la presenza della piscina nei pressi, è un susseguirsi di buche e rattoppi che lo scorrere del tempo ha ormai abraso, anche perché alcuni sono stati effettuati con cemento. Il lato opposto al muro di confine dell'albergo è poi in condizioni pietose: erba e pietre si confondono e invadono la strada, laddove l’acqua piovana si deposita le pozzanghere permangono per settimane anche quando non cade una goccia di pioggia per diverso tempo. Poi, al di là della scarsissima illuminazione - un palo della luce all'incrocio con via degli Ulivi è spento da mesi senza alcun intervento -, sacchetti, lattine e bottiglie di plastica si nascondono nell'erba: la maleducazione dei nemici della differenziata è da censurare, ma non è ammissibile che quei sacchetti non vengano ritirati.

Emanuele Fancellu