La Nuova Sardegna

Sassari

«Turismo, dobbiamo fare Rete»

«Turismo, dobbiamo fare Rete»

Masala (Pd): segnaletica comune per il territorio e più forza a infoSassari

31 gennaio 2018
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SASSARI. Un sistema di segnaletica turistico/stradale per l’intera Rete Metropolitana. Da inserire tra le proposte nella programmazione territoriale messa in piedi dalla Regione. Fatto coinvolgendo nella fase progettuale i soggetti pubblici e privati, portatori di interesse economici culturali e ambientali. E ancora il trasferimento dell’ufficio di accoglienza turistica infoSassari da via Sebastiano Satta a Palazzo d’Usini in Piazza Tola (senza oneri a carico dell’Amministrazione), primo passo di un’azione di potenziamento dei servizi dell’ufficio di accoglienza turistica per accrescere la struttura e la funzionalità al pari degli altri uffici amministrativi comunali. Questo il cuore delle proposte messe nero su bianco dal consigliere comunale del Partito Democratico Giuseppe Masala, che nei giorni scorsi ha protocollato una mozione dedicata alla valorizzazione turistica del territorio.

«L’amministrazione comunale di Sassari – spiega Masala – ha come obiettivo quello di “fornire un'offerta turistica organizzata e di qualità, valorizzando il patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio comunale, attraverso iniziative come eventi, ma anche ristrutturazioni e investimenti per fini turistici».

«L’impegno e la strategia per lo sviluppo e la qualificazione del turismo – continua il consigliere – tra le tante azioni, devono concretizzarsi anche nella progettazione di un sistema di segnaletica che, assieme alla corretta e necessaria informazione ed accoglienza, valorizzi le risorse e le offerte del territorio. Ed è necessario valorizzare l’infoSassari, front-office dell’accoglienza ed informazione turistica, attraverso una più opportuna e visibile collocazione nel Palazzo d’Usini, in piazza Tola. È da tempo che gli operatori del settore turistico rivendicano e richiedono queste due semplici ma, a mio avviso, significative azioni amministrative che la città attende».



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