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Voci dei testimoni per narrare l’Olocausto

Voci dei testimoni per narrare l’Olocausto

CHIARAMONTI. Hanno cercato di comprendere lo stato d’animo di chi aveva subito le leggi razziali, leggendo e recitando passi tratti dal “Diario di Anna Frank”. Hanno approfondito la conoscenza di...

01 febbraio 2018
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CHIARAMONTI. Hanno cercato di comprendere lo stato d’animo di chi aveva subito le leggi razziali, leggendo e recitando passi tratti dal “Diario di Anna Frank”. Hanno approfondito la conoscenza di alcune figure di religiosi proclamati santi per aver sacrificato la propria vita a difesa di ebrei o altri perseguitati. Si sono appassionati alla storia del reduce Luigi Cannas di Tula raccontata dalla giornalista Francesca Violante Rosso e hanno letto in classe “La marcia di Luigi” soffermandosi sui punti che più li hanno colpiti e ne hanno idealmente ripercorso la marcia in disegni, grafici ed elaborati. Sono stati gli alunni della quinta elementare e delle tre classi della media di Chiaramonti e Martis preparati egregiamente dagli insegnanti, la giornalista Francesca Violante e il cantautore Franco Sechi sabato mattina a dare voce al dolore delle vittime e dei sopravvissuti in occasione della Giornata della Memoria istituita per non dimenticare l’Olocausto. Un’iniziativa ricca di emozioni e di riflessioni, intitolata “Leggere per non dimenticare”, voluta e organizzata dalla biblioteca e dal Comune in collaborazione con il Sistema bibliotecario dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e con la Comes (Cooperativa mediateche sarde), con il cantautore Franco Sechi dell’associazione “Carrozzu Longu” e docente della scuola civica di musica “Sonos, con l’istituto comprensivo di Perfugas, comprendente le scuole di Chiaramonti e Martis, guidato dal dirigente Giovanni Carmelo Marras. Nel corso della mattinata la stessa autrice, Francesca Violante Rosso, ha raccontato agli studenti le vicende del soldato Luigi Cannas così come sono state riportate nel libro “La marcia di Luigi. Cinque anni di guerra, di dolore e di chilometri” al termine di una lunga intervista. L’allora ottantanovenne soldato Luigi aveva affidato alla giovane giornalista il suo appello affinché chi può si impegni a non ripetere gli errori del passato, ma si adoperi per la pace tra i popoli e mai più per le guerre. Un messaggio raccolto dalla giornalista Rosso e trasmesso agli studenti di Chiaramonti e Martis.

Letizia Villa

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