La Nuova Sardegna

Sassari

scuola 

Gli studenti di Ozieri giovani protagonisti del “Logudoro 2.0”

OZIERI. Nasce dalla sinergia tra l’istituto tecnico Fermi, il Comune di Ozieri, l’Unione dei Comuni del Logudoro, l’Università di Cagliari e la Sifet (società di fotogrammetria e topografia) un...

04 febbraio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Nasce dalla sinergia tra l’istituto tecnico Fermi, il Comune di Ozieri, l’Unione dei Comuni del Logudoro, l’Università di Cagliari e la Sifet (società di fotogrammetria e topografia) un progetto di monitoraggio per uno studio di fattibilità del collegamento tra il polo fieristico di San Nicola e l’area naturalistica e archeologica di Pont’Ezzu. Si tratta del progetto “Logudoro 2. 0. Valorizziamo le dominanti territoriali”, che la scuola ha ideato nell’ambito delle attività dell’alternanza scuola lavoro e che coinvolgerà gli studenti delle tre classi del triennio Cat, tecnico per geometri. I ragazzi effettueranno uno studio a fini progettuali utilizzando moderne tecniche di rilevamento topografico (come i droni), produzione cartografica e, appunto, progettazione. Il lavoro durerà 150 ore, sino a maggio, e sarà coordinato e gestito dai docenti interni al corso, in particolare da quelli dell’area tecnico/professionale Alberto Stochino, Giampiero Lavena e Carlo Lippi. «Attivando un’impresa formativa simulata - spiega il dirigente scolastico Antonello Ruzzu -, si consentirà alle tre classi di sviluppare, in maniera approfondita, le procedure con le quali si articola la progettazione di un’opera pubblica. Nello specifico, lo studio riguarderà la fattibilità tecnico/economica dei percorsi di accesso e collegamento fra il centro fieristico di San Nicola e l’oasi storico/naturalistica di Pont’Ezzu».

L’avvio del progetto è stato preceduto dalla firma di un protocollo d’intesa tra i soggetti coinvolti - Comune e Ucl, scuola e Sifet, la cui presidente Giuseppina Vacca è docente nella facoltà di Ingegneria a Cagliari - recepito anche da una delibera della giunta comunale. Se dal canto suo la Sifet darà un supporto tecnico «di indubbia qualità e valore» dice il dirigente Ruzzu, il Comune contribuirà mettendo a disposizione della scuola un locale all’interno del quartiere fieristico di San Nicola. L’adesione al progetto, fanno sapere in Comune – nasce «dall’interesse che l’amministrazione ha rispetto al monitoraggio del patrimonio culturale» ma anche dalla consapevolezza di quanto sia importante aumentare le competenze degli studenti in vista del loro ingresso nel mondo del lavoro.

Barbara Mastino

In Primo Piano
Formazione avanzata

I segreti della scuola di Decimomannu che trasforma i piloti in imbattibili top gun

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative