La Nuova Sardegna

Sassari

Infissi e realtà virtuale, le nuove strade dell’hi tech in Sardegna

Infissi e realtà virtuale, le nuove strade dell’hi tech in Sardegna

Storie di successo di imprenditori che hanno inventato le loro aziende. La Nobento di Alghero ha 130 operai. La Sardinia Experience crea mostre in 3d

04 febbraio 2018
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Pesante o leggerissimo, molto grande o microscopico, miracoloso o visionario. C’è spazio per tutti nella “rete” del 4.0. E bene lo raccontano due storie di successo, i cui protagonisti ieri mattina a Sassari sono saliti sul palco del Cubact per raccontare come l’innovazione spinta, e una buona dose di coraggio, possono cambiare le cose.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.16434572:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/02/04/news/il-lavoro-del-futuro-nell-isola-sara-4-0-la-svolta-tecno-delle-aziende-sarde-1.16434572]]

Nobento. La prima è quella di Nobento, una ditta di serramenti nella zona industriale di San Marco, ad Alghero. Che, solo qualche anno, fa era avviata a una mesta chiusura, stritolata dai soliti problemi di valore aggiunto minimo, costo dei trasporti massimo e concorrenza “sleale” dell’Est Europa. A spiegare come il solito capannone vuoto si sia trasformato nella casa di uno leader nazionali del settore, con una produzione schizzata da 12mila a 80mila serramenti in Pvc, i dipendenti che da una decina sono diventati 130 e un buco in banca che si è trasformato in 15 milioni di fatturato, ci pensa Andrea Alessandrini, manager romagnolo, arrivato nell’Isola con tanti dubbi e un’idea.

La visione. «Vedevo, per fortuna con un po’ di anticipo – racconta – le potenzialità dell’industria 4.0. Dell’automazione che non vuol dire cedere ai robot il lavoro dell’uomo, ma delegare alle macchine operazioni alienanti riservando all’uomo più alte competenze di monitoraggio, creatività e progettazione. Per me vedere in azienda un addetto che guida un carrello è una sconfitta. Non crea valore aggiunto, non partecipa alla vita dell’azienda, non cresce. E invece è solo tutti insieme che si può crescere».

Il decollo. Detto fatto. Con una sforbiciata netta a tutti gli sprechi, una cura maniacale nell’innovazione del prodotto, e una formazione “spinta” di tutto il personale, che viene assunto giovanissimo, e portato al massimo possibile delle competenze, Nobento decolla. I risultati arrivano in un lampo e la ditta algherese inizia a mangiare fette sempre più grandi di una torta che, solo in Italia, vale 800 milioni «Il nostro obiettivo per il 2022 è di raddoppiare l’organico – dice Alessandrini – lo spazio di mercato c’è. E, grazie alla produzione di un prodotto assolutamente innovativo che stiamo realizzando, siamo convinti di potere scalare il mercato nazionale».

Sardinia experience. E se Nobento dimostra che non serve per forza avere una grande “storia” per diventare un leader del proprio settore, c’è chi nella storia ha deciso di pescare a piene mani per inventare un nuovo e visionario modello di business. Che, passo dopo passo, vuole conquistare il mondo.

Virtuale. Si tratta di Sardinia Experience, “inventata” nel 2017 da Paolo Alberto Pinna, uno dei primi tour operator del nord Sardegna, che nel 2005, anticipano Ryanair, aprì ad Alghero i primi collegamenti aerei diretti con Praga e Madrid.

E, proprio partendo da una profonda conoscenza del mondo del turismo, e dai “buoni esempi” raccolti dai suoi concorrenti in giro per l’Europa, decide di rilanciare, scommettendo sulla contaminazione tra l’antica e sottovalutata storia di una delle più importante civiltà del Mediterraneo occidentale e l’avvenieristico mondo della realtà virtuale immersiva. Il risultato è Nuragica: una mostra che apre per la prima volta a Sassari all’ex Convento del Carmelo. E, grazie al tour guidato con sugli occhi i futuristici “visori”, regala un’escalation di emozioni e informazioni inedite e sorprendenti. Un’esperienza coinvolgente e interattiva che permette di calarsi completamente nell’epoca Nuragica.

Nuragica. La resa, grazie anche al valore aggiunto di guide archeologhe che accompagnano il visitatore e alle eccezionali riproduzioni di archeologia sperimentale, è sorprendente e il successo enorme. «Sono stati tantissimi i consensi raccolti sin dalla prima edizione – spiega Pinna – da famiglie, con bambini e giovani al seguito, attratti dalla realtà virtuale. Ma anche da esperti del settore. Il nostro intento è di vestire di elementi innovativi e tecnologici l’immenso patrimonio archeologico e culturale della Sardegna. E per farlo abbiamo ideato una modalità di comunicazione inedita e piacevole per il visitatore».

La rete. Un progetto virtuale con ricadute molto reali. Dall’estate 2017 Sardinia Experience mette in piedi una rete con i siti archeologici di Barumini, Dorgali, Torralba, Bitti, Perfugas, Irgoli, Nulvi, Norbello, Paulilatino e Abbasanta. Perché chi viaggia virtualmente tra le nostre meraviglie poi le vuole vedere dal vero.

E il progetto di unione tra cultura, turismo e tecnologia viene scelto tra i 10 più innovativi alla Borsa del Turismo Archeologico 2017 di Paestum e diventa oggetto di ricerca al Congresso internazionale di settore Euromed 2017.

La mostra riceve il plauso del sottosegretario alla Cultura Dorina Bianchi, per la «capacità di narrare e mettere a sistema turismo balneare, turismo interno e valorizzazione culturale». Strega anche il ministro dei beni culturali Dario Franceschini che la visita a Olbia. E iniziano ad arrivare le proposte per allestirla all’estero, promettendo di diventare enorme e realissimo volàno per i gioielli dell’Isola. (g.bua)
 

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative