La Nuova Sardegna

Sassari

Isole ecologiche in funzione entro febbraio

L’annuncio dell’assessorato all’Urbanistica: risolti i problemi tecnici che hanno rallentato l’apertura

06 febbraio 2018
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OZIERI. Sembra che ci sia finalmente una svolta sulle isole ecologiche realizzate a Ozieri e mai entrate in funzione con l’apertura che pare ormai imminente. Realizzate nel 2016 in diverse zone dell’agro, sei in tutto e fortemente volute dall’allora assessore Carmelo Lostia le isole avrebbero dovuto raccogliere i rifiuti differenziati dei residenti delle zone agricole evitando così ai cittadini di doversi recare nell’ecocentro comunale per lo smaltimento. Cassonetti per umido, plastica, secco, carta e alluminio, la campana del vetro, uno spazio comodo e recintato per evitare l’accesso agli animali rende l’isola certamente agevole e funzionale allo scopo ma in questi anni più d’uno si era chiesto come mai non si fosse giunti ancora alla messa in opera. «Problemi tecnici che finalmente sono in via di risoluzione – hanno fatto sapere dall’assessorato all’urbanistica – e che di fatto rendevano impossibile l’apertura. L’isola ecologica funziona se tutto è a posto, occorre un sistema di telecontrollo remoto, la sensibilizzazione degli utenti e la predisposizione della gestione da parte della società che ha in carico il ritiro dei rifiuti. In ogni caso siamo giunti finalmente alla conclusione di tutte le problematiche e possiamo affermare che le isole potrebbero entrare in funzione già dal mese in corso». La notizia positiva crea aspettativa e sollievo soprattutto a tanta parte dei residenti anziani che popolano l’agro e che spesso hanno difficoltà a recarsi presso l’ecocentro. L’amministrazione avvierà una campagna informativa che dovrà sensibilizzare gli utenti ai quali verranno affidate le chiavi d’accesso e in seguito una carta con microchip e istruirli sull’utilizzo che è comunque già stato pianificato con un regolamento comunale. Qualche polemica nel periodo della creazione delle isole c’era stata soprattutto per il timore che i siti diventassero ricettacolo di rifiuti abbandonati in modo selvaggio ma su questo sarà fondamentale la crescita culturale e la presa di coscienza dei cittadini che comunque in questi anni hanno portato Ozieri a essere uno dei comuni più virtuosi tra quelli che fanno la raccolta differenziata. «I rifiuti sono una componente inevitabile dell’urbanistica cittadina e dovremo cercare di trarre vantaggio dal settore – hanno aggiunto dall’assessorato – Vedremo quale sarà l’utilizzo delle isole. Pur esistendo un sistema di controllo la speranza è che ognuno sia responsabile e civile. Stiamo valutando la possibilità di crearne altre due, a Chilivani e a S’Arrenadu, ma dovremo valutare a fondo quali potranno essere i costi in relazione ai benefici».

Francesco Squintu

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