La Nuova Sardegna

Sassari

In viale San Francesco ostaggi di un terrapieno

di Vincenzo Garofalo
In viale San Francesco ostaggi di un terrapieno

I residenti della zona vivono nel terrore di essere travolti da una valanga di fango Parte una raccolta firme per chiedere la messa in sicurezza del tratto delle Valli

07 febbraio 2018
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SASSARI. Vivono con l’angoscia che una valanga di fango e tufo travolga le loro case. A minacciare la serenità degli abitanti e dei negozianti della traversa viale San Francesco, in pieno centro, sono un muro in tufo rigonfio e segnato dagli anni e dalle crepe, e il terrapieno di viale Trieste.

Un rischio segnalato più volte all’amministrazione comunale, non solo dai residenti, ma anche dai vigili del fuoco che già negli anni scorsi hanno depositato a Palazzo Ducale più di una relazione sullo stato di pericolo di quel muro alto venti metri e di quell’area. Le piogge torrenziali e una perdita di acqua da una condotta della rete idrica, che si sono verificate nei giorni scorsi, quasi in contemporanea, hanno sollevato il livello di paura degli abitanti delle palazzine affacciate sull’area dell’ex orto botanico comunale, proprio sotto il terrapieno di viale Trieste.

Un’ansia che li ha spinti a reagire. «Abbiamo preparato una petizione da consegnare al sindaco, con cui chiediamo all’amministrazione comunale di mettere in sicurezza tutta l’area del Fosso della noce intervenendo sui terrapieni di viale Trieste e di viale Trento», spiega Elena Tocco, residente in una delle palazzine di traversa viale San Francesco e promotrice della raccolta di firme scaccia-angoscia. «Non reclamiamo nulla di impossibile, anzi. Le opere che chiediamo siano realizzate, sono quelle indicate nel Pai regionale proprio per mettere in sicurezza questa zona, su cui insiste un vincolo di pericolosità idraulica», precisa. «Noi tutti viviamo davvero nella paura che prima o poi succeda qualcosa di irreparabile. Anche quando non piove, questa strada è allagata perché ci sono perdite continue dalle condotte idriche. Quando arriva la pioggia gli appartamenti ai piani seminterrati si allagano e per chi ci abita è davvero una tragedia vivere con questo incubo».

Una situazione di disagio e di paura che confermata anche da Sebastiano Carboni, titolare della rivendita di moto Abc e dell’officina meccanica che si trova nella traversa viale San Francesco, proprio accanto al muro pericolante: «Non siamo per nulla tranquilli. Ogni volta che piove la strada diventa un lago e l’acqua invade l’officina», spiega, «questa è una strada dimenticata, non c’è mai stata manutenzione, non esiste una grata per il deflusso dell’acqua piovana. Fino alla scorsa settimana c’erano buche grandi come crateri, tappate per gentile concessione dagli operai Abbanoa che sono intervenuti per riparare una condotta». In effetti la traversa viale San Francesco, a un passo dal mercato civico e dal quartiere nobile di Cappuccini, somiglia più a un tratturo che a una via cittadina: asfalto e marciapiedi sconnessi sono abbinati all'area comunale che chiude la via, un’area abbandonata su cui incombe il terrapieno e dove il verde è rappresentato dalle erbacce alte quanto una persona che nascondono un tappeto di immondizia.

A segnalare lo stato di degrado e pericolosità della traversa dimenticata è stato il consigliere comunale Rino Tedde: intervenendo in Commissione Lavori pubblici ha chiesto all'assessore alla Mobilità, Antonio Piu, di di cercare di programmare interventi urgenti, magari approfittando del piano di manutenzione straordinaria delle strade partito proprio in questi giorni in mezza città.

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