La Nuova Sardegna

Sassari

Usava i figli per minacciare la ex, a processo

di Nadia Cossu
Usava i figli per minacciare la ex, a processo

«Farò vedere le tue foto intime». Giudizio immediato per un marito di 47 anni accusato di stalking

07 febbraio 2018
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SASSARI. Aveva “usato” il figlio di appena dieci anni per riuscire ad avere alcune foto della ex moglie in pose intime. Foto che la donna custodiva nel proprio cellulare. L’obiettivo dell’uomo era poterla minacciare: «Manderò queste immagini ai tuoi colleghi di lavoro».

Il gip Michele Contini, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha disposto il giudizio immediato per un 47enne del Sassarese accusato di atti persecutori nei confronti della ex coniuge. L’udienza è stata fissata per il prossimo 12 febbraio.

Un incubo quotidiano che ha reso la vita impossibile alla donna «sorvegliata e seguita in ogni spostamento – scrive il gip – servendosi a tal fine del figlio minore al quale, contrariamente alla volontà della madre, avrebbe consegnato un telefono cellulare con lo scopo di controllare assiduamente gli spostamenti dell’ex coniuge, impedendole in questo modo di uscire liberamente». Ma l’uomo non si era “limitato” a questo: «Aveva intimorito i conoscenti della donna – si legge ancora – intimandogli di non frequentarla» servendosi anche in questo caso di un altro figlio, ugualmente minorenne. Per la donna era diventato impossibile persino andare in palestra.

E poi c’erano gli insulti, le parolacce, minacce del tipo: «Te la farò pagare» o l’augurio «di morire di tumore». Il tutto spesso accadeva purtroppo davanti ai figli piccoli della coppia.

Accuse pesanti nei confronti di un marito che non si era rassegnato alla fine della relazione con la propria moglie – come purtroppo sempre più spesso accade e i fatti di cronaca dimostrano – e aveva quindi deciso di perseguitarla, stando alle accuse, per diversi anni dopo la separazione. «Denigrandola e offendendola più volte in presenza dei figli minori – è scritto nel decreto di giudizio immediato – ai quali si rivolgeva definendo la loro madre una poco di buono». In particolare a uno dei due aveva raccontato che lei aveva «tentato con gesti autolesionistici di interrompere la gravidanza durante la gestazione dell’altro figlio».

L’imputato, assistito dall’avvocato Antonio Secci, dovrà ora difendersi dalla pesante accusa di stalking davanti a un giudice.

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