La Nuova Sardegna

Sassari

Antemurale di ponente, ok definitivo

di Gavino Masia
Antemurale di ponente, ok definitivo

Via libera dei ministri dell’Ambiente e dei Beni culturali al progetto da 34milioni di euro. Cantiere aperto prima dell’estate

09 febbraio 2018
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PORTO TORRES. I ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali hanno firmato il decreto per il via libera definitivo al prolungamento dell’antemurale di Ponente e alla resecazione della banchina degli Alti Fondali. Questo significa che i lavori per la realizzazione della tanto attesa struttura portuale - come annunciato dal presidente dell’Autorità di sistema portuale Massimo Deiana - dovrebbero iniziare poco prima dell’estate.

Con il decreto firmato martedì scorso si è conclusa la procedura di Valutazione di impatto ambientale alla quale era stato sottoposto il progetto e si ufficializza il passaggio alla fase operativa con tutte le prescrizioni previste dai Ministeri. La società Sales che ha vinto l’appalto dei lavori, finanziati con fondi Cipe e AdSP per 34 milioni di euro, potrà quindi procedere con l’adeguamento dell’intero progetto alle prescrizioni del decreto: una volta che il progetto è stato validato, inoltre, l’azienda dovrebbe accantierarsi e dare l’avvio ai lavori.

Prescrizioni. Sono venti i punti fermi stabiliti dai due Ministeri, che dovranno essere poi riportati nella progettazione esecutiva. Per quanto riguarda l’Ambiente, i principali riguardano la salvaguardia della posidonia presente in alcune porzioni di sedime oggetto dei lavori. L’habitat individuato sarà infatti espiantato e reimpiantato in aree vicine a quelle di cantiere, favorendone così la ricrescita. L’Autorità di sistema dovrà inoltre provvedere all’installazione di dissuasori antistrascico con funzione anche di ripopolamento ittico nel Parco marino dell’Asinara a protezione del posidonieto continuamente minacciato dalle attività illegali di strascico.

Fortino e Madonnina. Tra le dieci prescrizioni del ministero dei Beni e delle attività culturali sono previste anche la salvaguardia del fortino militare della II Guerra Mondiale del molo di Levante e lo spostamento della Madonnina: il primo è dichiarato di interesse culturale e sarà spostato e poi ricollocato all’interno delle nuove opere portuali, per essere valorizzato e riqualificato. Per la statua, invece, le disposizioni del Ministero prevedono il riposizionamento sempre all’interno delle nuove opere di allargamento portuale e la valorizzazione sociale e religiosa.

Deiana. «Entriamo finalmente nella fase operativa di adeguamento progettuale per dare corpo a un intervento che, oltre a garantire maggiore sicurezza nella navigazione nelle manovre di ingresso e uscita, consentirà l’avvio dei dragaggi nel porto civico con l’utilizzo dei materiali di risulta per il riempimento dei cassoni dell’antemurale. Questo consentirà un approfondimento dei fondali per il potenziamento dei traffici commerciali e crocieristici».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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