La Nuova Sardegna

Sassari

Sanità, ottocento assunzioni nell’Ats

di Giovanni Bua
Sanità, ottocento assunzioni nell’Ats

Delibera della giunta regionale: via libera al ricambio di medici, infermieri e Oss. Arru: merito delle riforme e dei risparmi

16 febbraio 2018
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SASSARI. Ottocento potenziali assunzioni, con la stabilizzazione dei precari, il tanto invocato scorrimento delle graduatorie degli idonei e nuovi concorsi. Le ha rese possibile una delibera della Giunta regionale che, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha sbloccato il turnover del personale dell’Azienda per la Tutela della Salute.

L’Ats potrà assumere, fermo restando il blocco totale del turnover per le figure amministrative e tecniche. «La scelta di bloccare il reclutamento del personale - spiega l’assessore - è stata sofferta ma necessaria, considerata la situazione dei conti nel 2015. Il blocco del turnover ha fermato la crescita della spesa per il personale ed oggi l’Ats è arrivata ad un risparmio di circa 5 milioni».

Attualmente il blocco del turnover prevede che il direttore generale possa sostituire il 66% delle diverse figure professionali del personale mancante dell’anno precedente, cioè abbia un vincolo non solo legato alla riduzione della spesa, ma alla sostituzione al 66% delle diverse figure professionali (medici, infermieri, oss, veterinari). Con la delibera di sblocco l’Ats potrà decidere quali figure professionali assumere, mantenendo il vincolo di bilancio assegnato dalla Giunta, ma con una maggiore flessibilità. «Se oggi siamo arrivati a questo risultato - afferma ancora Arru - è perché sono stati messi in campo, in questi anni, atti di programmazione indispensabili, come l’accorpamento delle Asl, la riforma della Rete ospedaliera e l’Atto aziendale dell’Ats».

«Con lo sblocco del turnover l’Azienda avrà una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse umane. Questo - commenta il Direttore Generale dell’Ats, Fulvio Moirano - si traduce in una migliore possibilità di erogare sempre più servizi e di qualità a tutti i cittadini della Sardegna. Naturalmente si tratta di un processo che richiede tempi e modalità graduali, ma senza dubbio la deliberazione è un importante passo avanti. Tanti precari medici, infermieri, professionisti sanitari e tecnici che in questi anni hanno fornito il loro importante contributo per l’erogazione quotidiana dei servizi, potranno essere assunti in pianta stabile».

«Solo nel 2018 – chiude Moirano – il personale interessato al processo di messa in ruolo potrebbe arrivare a 800 unità. Un’azione che non solo mette fine ad una precarizzazione che dura da troppi anni ma che permette di fare ordine nella pianta organica del personale. La definitiva messa in ruolo di medici, infermieri e operatori permette di individuare in modo corretto le risorse umane anche in quelle aree della regione dove la disponibilità di contratti flessibili spesso non risultano appetibili dai professionisti».

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