La Nuova Sardegna

Sassari

Affitto dell’ex scuola a Castelsardo, lite tra privato e Comune

di Salvatore Santoni
Affitto dell’ex scuola a Castelsardo, lite tra privato e Comune

Il proprietario: «Non mi pagano da un anno e mezzo» Il sindaco: «Abbiamo speso tanto, lo scontiamo dall’affitto»

22 febbraio 2018
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CASTELSARDO. Braccio di ferro tra Comune e privato sull’affitto dell’ex scuola di via Colombo. Da un anno e mezzo la proprietaria dell’immobile non riceve più i pagamenti: all’appello mancano oltre centomila euro. L’amministrazione comunale ha smesso di pagare, ma nel frattempo i locali sono rimasti occupati da una serie di attrezzature. Oggi il caso approderà in sede di mediazione civile, dove le parti si confronteranno per capire se ci sono margini per un accordo o se sarà guerra.

La storia dell’ex scuola comincia nel 2006, quando il Comune individua una sede temporanea per gli alunni delle elementari e della materna.

Il rapporto col privato fila liscio con una serie di proroghe che rinnovano il contratto fino al 2013. E nei successivi tre anni succede che il Comune continua a pagare l’affitto anche senza atti formali. Si arriva fino al mese di giugno del 2016, quando l’amministrazione chiude le porte di via Colombo e apre al trasloco del nuovo plesso di proprietà comunale. Prima della bufera trascorre un altro anno: nel mese di giugno del 2017 la proprietaria dell’ex scuola presenta il conto al Comune, forte del fatto che nessuno le ha restituito le chiavi.

Dall’altra parte l’amministrazione dice di aver rimesso l’immobile a disposizione già dall’anno precedente. A quel punto le due posizioni diventano inconciliabili e la donna si rivolge a un avvocato, Roberto Risi, che ora si confronterà con il legale nominato dall’ente, Giovanni Battista Luciano. Oltre ai canoni, nella contesta è emerso un altro punto spinoso. Quando il Comune entrò in possesso dei locali, nel 2006, la struttura assomigliava molto a un grande magazzino. E i patti col privato prevedevano che l’amministrazione avrebbe dovuto restituire il caseggiato nello stato originario. Per farlo diventare una scuola, il Comune sborsò qualcosa come 250mila euro. Una cifra che ora l’amministrazione vorrebbe scontare dall’affitto arretrato.

«La discussione sarà sulla compensazione dei canoni – spiega il sindaco, Franco Cuccureddu – perché quando è stato preso in affitto il locale, che era una specie di rudere, il Comune ha fatto delle migliorie. E i proprietari vogliono riaverlo com’era, quindi dovremmo entrare con un motopicco e farlo diventare di nuovo un rudere?».

L’ex scuola si trova incastonata in un quadrilatero che ospita una serie di servizi: ufficio circoscrizionale del lavoro, poliambulatorio Assl con guardia medica e consultorio, la nuova scuola. Motivo per il quale l’amministrazione vorrebbe che la struttura continuasse a svolgere una funzione pubblica. «Ho dato mandato per aprire la mediazione con la massima disponibilità – riprende e conclude il primo cittadino – anche se secondo me non andrà a buon fine».

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