La Nuova Sardegna

Sassari

Il ponte romano sarà salvato coi fondi stanziati dallo Stato

di Gavino Masia

Il ministero ha messo in campo più di tre milioni di euro L’opera del I secolo d.c. è uno dei simboli più belli della città

22 febbraio 2018
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PORTO TORRES. Il comitato tecnico scientifico del Mibact ha deliberato la somma di 3 milioni e 300mila euro per il restauro e il consolidamento del Ponte Romano. Una notizia importante che permetterà di ridare finalmente nuovo splendore ad uno dei simboli più belli e preziosi della città. Il merito di questo finanziamento va sicuramente alla Soprintendenza Arte e paesaggio di Sassari, che nei mesi scorsi ha inserito il monumento al primo posto della programmazione ministeriale relativa agli anni 2018-2020. Con un progetto esecutivo già pronto da anni – nella speranza che anche altri enti pubblici nel frattempo si impegnassero a reperire risorse per valorizzare la più grande opera pubblica del I secolo dopo Cristo - ora bisognerà capire solo quale sarà l’ufficio incaricato per la gestione dei fondi e soprattutto per indire la gara di appalto. Uno degli interventi prioritari riguarda la rimozione del tubo in eternit della condotta idrica che alimenta le case presenti ad ovest del fiume, del diametro di 200 millimetri, e in questo caso è necessaria una riunione tra Comune e Soprintendenza per coordinare al meglio i lavori di restauro del Ponte con quelli previsti (e mai cominciati) del Pit fluviale. Gli interventi sul monumento sono principalmente la rimozione dell’asfalto che ancora copre la pavimentazione originaria per circa 200 metri, nonchè la pulizia e la filatura dei giunti per evitare le infiltrazioni d’acqua. Devono essere sistemati anche i parapetti del Ponte ed è previsto il rifacimento della passerella, utile sia al transito dei pedoni e sia alla fruizione turistica. I primi finanziamenti per il restauro del Ponte erano arrivati diversi anni fa dalla Regione ed erano insufficienti per il completamento dei lavori. Interventi che riguardarono il corpo ponte, dalla base alla quinta arcata compresa, i parapetti per tutta l’estensione del ponte, lo scavo archeologico per mettere alla luce una piccola parte della pavimentazione originaria e una accurata pulizia dei giunti. Nel frattempo era stata realizzata una passerella laterale per il transito dei pedonii. L’auspicio della Soprintendenza è che dopo l’assegnazione del finanziamento da parte del Mibact, anche la burocrazia faccia il suo corso in tempi rapidi. Nell’attesa, comunque, è necessaria pure una manutenzione ordinaria del monumento, bene vincolato di proprietà comunale. «L'amministrazione ha chiesto agli uffici comunali di contattare la Soprintendenza per programmare un incontro tecnico congiunto in Comune - dice l’assessora al Turismo Alessandra Vetrano - e definire l'aspetto delle competenze sull'area monumentale, l'auspicio è che il personale di entrambi gli enti trovi una strada amministrativa condivisa per consentire il mantenimento costante della pulizia e del decoro sul bene archeologico».

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