La Nuova Sardegna

Sassari

Stop alla demolizione: sul chiosco deciderà il Tar

di Salvatore Santoni
Stop alla demolizione: sul chiosco deciderà il Tar

La concessionaria del baretto “Pedifreddu” a Platamona passa alle vie legali Pronte le ruspe per altre cinque strutture, ma la data di abbattimento è da fissare 

27 febbraio 2018
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SORSO. Congelata la demolizione del chiosco Pedifreddu. Anna Sanna, la concessionaria della struttura che sorge nel parcheggio antistante al lido di Sorso, si è rivolta al Tar chiedendo di bloccare le ruspe del Comune.

Il ricorso. Per prima cosa, nel 2008 la giunta comunale di Sorso le aveva dato il via libera per la concessione dell’area comunale. E poi ci sarebbe anche un presunto vizio di notifica dell’ordinanza di demolizione del 2011. La concessionaria lamenta infatti di non averla mai ricevuta. Questo perché il Comune l’aveva invece notificata al marito, Antonello Fadda, che però poche settimane prima aveva già donato l’azienda alla moglie. Nei giorni scorsi l’amministrazione ha incaricato l’avvocato Federico Isetta per resistere in giudizio e disinnescare il ricorso: i giudici potrebbero pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva entro poche settimane. Periodo durante il quale la zona di Pedifreddu rimarrà in un limbo.

Ruspe pronte. Per gli altri cinque concessionari, le ruspe sono pronte a partire. Il 20 febbraio infatti l’amministrazione comunale ha pubblicato l’esito dell’appalto per la rimozione forzosa delle sei strutture non autorizzate che sorgono lungo la fascia costiera. L’intervento è stato assegnato con una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando, aperta dopo una precedente manifestazione di interesse a cui avevano risposto quaranta ditte. All’appalto hanno invece risposto soltanto in otto, di cui una fuori termine, e l’ha spuntata la ditta di Salvatore Loi con sede a Sorradile, in provincia di Oristano, che ha offerto poco meno di 40mila euro (un ribasso sulla base d’asta del 31,284 per cento).

Serve tempo. Quindi le ruspe potrebbero calcare l’arenile di Platamona già dal primo di marzo, ma probabilmente i chioschi resteranno nella cornice di Platamona ancora per un po’. Negli ultimi mesi il piano delle demolizioni è slittato di settimana in settimana: l’ultima stima dell’amministrazione comunale, emersa durante una seduta della commissione Bilancio a fine dello scorso novembre, presumeva le demolizioni entro il mese di gennaio. E a due giorni dalla scadenza dell’ultimatum (28 febbraio), con il quale il Comune ha intimato ai concessionari di liberare la struttura, la data degli interventi non è ancora stata decisa. «Il lavoro procede – assicura l’assessore alla Vigilanza edilizia, Fabio Idini –. In attesa dell’esito del ricorso al Tar gli uffici sono al lavoro sulla situazione degli altri cinque concessionari. Serve ancora un po’ di tempo per mettere a punto le operazioni nel modo corretto».

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