La Nuova Sardegna

Sassari

Taxi solidale, un posto per anziani e disabili

Millecento utenti trasportati per consentire visite mediche ma anche per partecipare a laboratori

28 febbraio 2018
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PORTO TORRES. Millecento richieste soddisfatte a favore degli utenti anziani che dovevano raggiungere il Poliambulatorio Andriolu - per dialisi, fisioterapia, prelievi-analisi e visite specialistiche - e per i disabili dell’associazione “Insieme” che partecipano tre volte la settimana ai laboratori ricreativi. Sono i numeri della solidarietà offerti dal progetto “Servizio di Taxi Solidale”, cominciato il 24 febbraio 2016 e garantito tutt’ora dall’impegno e dalla partecipazione di 21 volontari che offrono la loro disponibilità dal lunedì al venerdì con il veicolo speciale. Un trasporto a chiamata verso la struttura in cui sono appunto concentrati i principali servizi sanitari, ma anche l’accompagnamento dell’anziano verso l’ambulatorio dove deve effettuare la visita. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dei commercianti ed è nato dalla collaborazione fra pubblico e privato: promosso due anni fa dall’amministrazione comunale assieme a Pmg Italia (referente Angelo Dettori), all’associazione Anteas (presidente Francesco Friscianu) e all’associazione Insieme. Ieri mattina il sindaco Sean Wheeler e i rappresentanti delle associazioni hanno illustrato i risultati del progetto, nella sala conferenze del Museo del Porto, alla presenza dei titolari delle attività commerciali che hanno contribuito all'acquisto del mezzo a sei posti attrezzato anche per il trasporto di portatori di handicap con carrozzina. «Ai tanti volontari che si impegnano ogni giorno per far funzionare il Taxi solidale va il nostro grande ringraziamento – ha detto l'assessora Rosella Nuvoli –, che si estende naturalmente ai commercianti. Anteas e Insieme sono un anello fondamentale di questa catena: hanno ben compreso l’obiettivo del progetto, accogliendo anche le nostre richieste quando abbiamo dovuto affrontare delle emergenze per il trasporto degli studenti disabili e dimostrando umanità e sensibilità verso gli utenti che si devono sottoporre alle cure». (g.m.)

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