La Nuova Sardegna

Sassari

Bilancio: ok del Consiglio 44 milioni per i più deboli

di Vincenzo Garofalo
Bilancio: ok del Consiglio 44 milioni per i più deboli

I Servizi sociali la voce più cospicua: spese per minori, disabili, anziani e poveri Risorse per 34 milioni sull’ambiente, 16 milioni sui trasporti e 15 sull’istruzione 

01 marzo 2018
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SASSARI. Via libera del Consiglio comunale al Bilancio di previsione 2018. L’assemblea ha approvato ieri mattina a maggioranza il documento economico finanziario che stabilisce come e dove utilizzare i 262 milioni di euro che transitano nelle casse di Palazzo Ducale. Una ratifica arrivata dopo due giorni di esposizione e spiegazioni da parte dell’assessore Simone Campus, e di dibattito in aula, dove non sono mancati i toni da campagna elettorale. Anche quest’anno il Bilancio del Comune ha dovuto affrontare gli ormai cronici ribassi dei trasferimenti statali e regionali.

Con i soldi in cassa contati, Palazzo Ducale non può fare grandi programmi e la voce di bilancio che fagocita più fondi è quella relativa alle politiche sociali, con oltre 44 milioni di euro spalmati su interventi a favore di minori, disabili, anziani, famiglie in difficoltà economiche. Proprio su questa voce il Consiglio ha approvato un emendamento proposto dal Pd, con il quale si aumenta di 90 mila euro il fondo per il sostegno agli affitti: una piccola cifra che consentirà di estendere l’aiuto economico sulla casa a una cinquantina di famiglie. «Abbiamo voluto raggiungere con il nostro sostegno un maggior numero di famiglie che si trovano in difficoltà economiche, offrendo loro un aiuto fondamentale, che è quello per la casa», spiega la capogruppo del Partito democratico, Carla Fundoni. Nel panorama di cifre del bilancio di previsione spiccano gli indispensabili 34 milioni di euro da spendere per far funzionare la macchina amministrativa e pagare anche gli stipendi ai dipendenti. Ancora 34 milioni saranno spesi per le politiche ambientali, 7 milioni circa per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 16 milioni per la mobilità e i trasporti, 15 milioni di euro sono dedicati all’istruzione e al diritto allo studio. Alla voce ordine pubblico e sicurezza è fissata la somma di 6 milioni di euro, mentre la Cultura deve accontentarsi di 5 milioni di euro. Per esiguità di risorse saltano agli occhi le cifre destinate allo sviluppo economico, 3 milioni, alle Politiche giovanili, 2 milioni, e gli appena 5 mila euro per lavoro e formazione. Critici nei confronti del bilancio il Movimento 5 stelle, e Forza Italia che boccia il documento con le parole del consigliere Manuel Alivesi: «Una programmazione incapace di attrarre nuove risorse e che costringe la giunta a ricorrere ora più che mai alla tassazione locale».

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