La Nuova Sardegna

Sassari

Tassa di soggiorno, a Stintino si parte

di Salvatore Santoni
Tassa di soggiorno, a Stintino si parte

La mappa del Nord ovest: a Castelsardo è attesa la delibera, Sassari la istituirà nel 2019. Rinvii a Sorso, Valledoria e Sennori

04 marzo 2018
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SASSARI. I Comuni del Nord ovest alla spicciolata verso la tassa di soggiorno. Alla città di Alghero, dove si paga già da qualche anno, nei prossimi mesi si aggiungeranno Stintino e Castelsardo. Sassari ha già scelto di partire nel 2019. Mentre a Sorso, Sennori e Valledoria non si è ancora deciso. A Porto Torres, invece, si continua con la tassa di sbarco all’Asinara, che è incompatibile con ulteriori imposte di soggiorno. Tra i Comuni della rete metropolitana, il più rodato in fatto di tassa di soggiorno è quello di Alghero. L’imposta è infatti stata istituita nel 2014 ed è entrata in vigore nel 2015. Si paga tutto l’anno e frutta al Comune circa un milione di euro, reinvestiti in promozione turistica e decoro urbano. La novità era arrivata tra mille dubbi ma si è rivelata una scelta vincente. Infatti non c’è stato alcun contraccolpo ai flussi turistici. Anzi, dal Comune fanno sapere che le presenze sono aumentate.

Tra i Comuni della rete metropolitana senza imposta di soggiorno, il primo che quest’anno ha raccolto l’opportunità è Stintino, che ha deliberato lo scorso gennaio e tra pochi mesi comincerà a incassare i primi introiti. I turisti dovranno pagare dal 15 maggio al 15 ottobre. Sono esentati gli anziani ultrasettantenni e i giovani under 14. Inoltre, la tariffa è differenziata tra bassa stagione (1 euro al giorno) e alta stagione (1,50). Nel sistema Stintino ha funzionato bene il rapporto con gli albergatori. «Abbiamo sentito le categorie – aggiunge il primo cittadino – e alcune hanno recepito, altre hanno fatto osservazioni che in parte sono state accolte». Secondo le stime dell’amministrazione, nelle casse comunali pioveranno almeno 300mila euro. Il capofila della rete metropolitana, il Comune di Sassari, ha adottato un approccio più ragionato alla questione tassa di soggiorno. «Si è presa questa decisione all’interno della rete metropolitana – spiega l’assessore al Bilancio, Simone Campus – con l’idea di istituirla tutti insieme nell’ottica di un progetto condiviso». L’amministrazione del sindaco Nicola Sanna ha quindi deciso di istituire la nuova tassa, ma a partire dal 2019, così da consentire alle imprese di organizzarsi. «Abbiamo approvato il regolamento dove è previsto l’osservatorio turistico – riprende Campus – e c’è un tavolo di concertazione già aperto con gli albergatori». Le tariffe non sono ancora state determinate ma è certo che l’imposta si pagherà tutto l’anno e con costi più bassi rispetto ai comuni balneari. Gli introiti saranno nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. Anche perché, secondo le stime, le presenze annuali sul territorio ammonterebbero a circa 140mila. Manca ancora il voto ufficiale, ma è ormai praticamente deciso che dal primo maggio si pagherà la tassa di soggiorno anche a Castelsardo. L’approvazione è prevista domani in consiglio comunale e nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la delibera di giunta che stabilisce le fasce tariffarie. Tra i Comuni che ancora non hanno messo a punto il sistema ci sono Valledoria e Sennori. Con tutta probabilità la loro decisione si sposterà al 2019. Il borgo della Romangia è lontanissimo dai numeri degli altri Comuni: conta una trentina di posti letto sparsi in pochi b&b. «Ci adegueremo alle decisioni della rete metropolitana – spiega il sindaco di Sennori, Nicola Sassu – ma prima dobbiamo fare il punto in maggioranza e parlarne con gli operatori. Una cosa è certa: quest’anno l’imposta di soggiorno non si pagherà».

E non si pagherà nemmeno a Valledoria. «Abbiamo già sentito gli albergatori – dice il sindaco, Paolo Spezziga – e ci hanno spiegato che hanno contratti già sottoscritti e che questo avrebbe causato loro problemi. E poi inserire la tassa durante l’anno in corso non è una cosa semplice. Ci siamo ripromessi di lavorarci quest’anno per vedere se ci sono le condizioni per istituirla nel 2019». Tra i comuni costieri, il più attardato nella decisione è quello di Sorso. «Non abbiamo ancora sentito gli operatori del settore – spiega il sindaco Giuseppe Morghen – e in rete metropolitana non è ancora arrivata la decisione. Vedremo che fare: se si tratta di applicarla dal 2018 è un discorso, ma se invece si deve spostare al 2019 non mi sembra corretto istituirla perché dovrà essere una decisione della prossima amministrazione (Morghen termina il mandato nel maggio del 2019, ndc)».



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