La Nuova Sardegna

Sassari

Bonuighinu, in appalto solo piscina e bar

di Mario Bonu
Bonuighinu, in appalto solo piscina e bar

Frazionamento deciso dopo due tentativi di gara andati a vuoto per l’affidamento dell’ex colonia

06 marzo 2018
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MARA. Dopo due tentativi di gara andati a vuoto per appaltare l’intera struttura ricettiva dell’ex colonia di Bonuighinu, l’amministrazione comunale percorrerà la strada del frazionamento del complesso in settori funzionali. Così, con una deliberazione dei giorni scorsi, la giunta ha impartito le direttive al responsabile del servizio per la concessione della struttura limitatamente alla piscina e al bar, per finalità turistico-ricettive. Il canone mensile, soggetto a rialzo in sede di gara, è stato fissato in 83 euro, ed è stato determinato operando una proporzione fra il canone a suo tempo previsto per l’intero fabbricato e i metri quadri occupati dal bar. La concessione coprirà un periodo di 7 mesi, dal 20 marzo al 20 ottobre, e avrà una durata di due anni prorogabili. Le condizioni essenziali per l’affidamento riguardano la vigilanza e la buona tenuta della struttura del bar, della piscina e delle aree limitrofe, e la garanzia della loro apertura al pubblico, nei termini e nei modi che formeranno oggetto di convenzione di gestione. Il responsabile del servizio è incaricato dalla delibera della giunta ad adottare gli atti necessari per l’affidamento in concessione della struttura.

L’ex colonia montana di Bonuighinu sorge a pochi passi dall’omonimo splendido santuario che viene fatto risalire al 1600. Appartenuta in passato al reverendo don Pietrino Castagna di Pozzomaggiore, la colonia è stata successivamente acquisita dal Comune di Mara. Nel 2001, dopo oltre vent’anni di abbandono che avevano fortemente deteriorato la struttura, venne interessata da un importante intervento di restauro, con una spesa complessiva allora di un miliardo e 120 milioni di lire. I lavori eseguiti dal Comune restituirono un complesso con una superficie coperta di 861 metri quadri, articolata su tre livelli (seminterrato, piano terra e primo piano). La struttura è composta da un bar con magazzino al piano seminterrato, 4 sale da pranzo arredate con cucina attrezzata, dispensa, servizi igienici, 2 camere per il personale e ufficio direzione al piano terra; 6 camere doppie e 5 singole e sala ricreativa al primo piano. Il fabbricato si estende su un’area parco alberata di circa due ettari, dove è stata realizzata una splendida piscina. Nel 2015 il Comune avviò una procedura per l’affidamento in concessione della struttura per un periodo di 7 anni. Il canone previsto era di 18mila euro, oltre l’aumento offerto in sede di gara, per il primo anno. Per ogni anno successivo al primo veniva previsto un incremento del canone di 500 euro. Per due volte la gara andò deserta, evidentemente perché, si legge nella deliberazione della giunta comunale che stralcia il bar e la piscina, «la concessione del complesso nella sua interezza risulta praticamente poco appetibile da parte di operatori economici del settore, forse anche a causa del persistere della crisi che colpisce il settore turistico ricettivo». Ora il nuovo tentativo di affidamento.

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