La Nuova Sardegna

Sassari

la bimba partorita nel tugurio 

Infanticidio, nuovi esami oggi l’incarico ai periti

SASSARI. Lo scorso 13 febbraio nell’aula al piano terra del tribunale di Sassari era attesa la sentenza e invece il collegio presieduto da Maria Teresa Lupinu era uscito dalla camera di consiglio con...

07 marzo 2018
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SASSARI. Lo scorso 13 febbraio nell’aula al piano terra del tribunale di Sassari era attesa la sentenza e invece il collegio presieduto da Maria Teresa Lupinu era uscito dalla camera di consiglio con un’ordinanza che disponeva una nuova perizia medico legale collegiale. E questa mattina ci sarà l’affidamento dell’incarico ai professionisti che dovranno fornire qualche dettaglio in più (questo è almeno l’auspicio) su ciò che accadde prima, durante e dopo il parto in una specie di tugurio a Santa Maria Coghinas, il 6 gennaio del 2016.

Sul banco degli imputati c’è Sara Gaspa, la madre di 31 anni che aveva visto nascere e poi morire la bimba di poco più di due chili che portava in grembo. Lo scorso dicembre il pm Paolo Piras aveva chiesto una condanna a quattro anni di reclusione, il minimo della pena, per «le condizioni personali e materiali di difficoltà e per le modalità del fatto che non hanno denotato crudeltà né hanno inferto sofferenza alla neonata». Questa era stata la motivazione della Procura. L’avvocato difensore Maurizio Serra aveva invece chiesto l’assoluzione sottolineando che l’indagine medico-legale non aveva escluso la possibilità «che la morte del feto sia avvenuta all’interno dell’utero, e che quindi la bambina sia nata morta, senza responsabilità della madre». Il difensore dell’imputata aveva anche evidenziato che il medico aveva comunque «escluso un’azione volontaria della madre volta a procurare la morte del feto o della neonata: potrebbe essere stato un evento che, seppure non imprevedibile in assoluto, le circostanze hanno reso non evitabile, almeno da parte di Sara Gaspa che era in stato di prostrazione psichica in seguito al parto precipitoso (ovvero immediato, spontaneo, senza travaglio)». E proprio per fugare ogni dubbio su questa vicenda (perché evidentemente i giudici ritengono ci siano ancora alcuni aspetti da chiarire) è stata disposta una nuova perizia medico legale. (na.co.)

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