La Nuova Sardegna

Sassari

Piove e i reflui fognari finiscono in mare

Allo Scoglio Lungo il copione si ripete: dopo l’acquazzone di ieri è saltato il tombino. Proteste in città

08 marzo 2018
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PORTO TORRES. Il forte acquazzone caduto ieri mattina intorno alle 6 ha fatto saltare il solito “tappo” del collettore fognario a due passi dalla spiaggia dello Scoglio Lungo riversando una discreta quantità di acque fognarie in mare. Un autospurgo di proprietà di Ambiente 2.0 – azienda che gestisce l’appalto di igiene ambientale – è passato proprio nel momento di maggiore intensità della pioggia e con la ruota anteriore sinistra del pesante mezzo ha evitato la continua fuoriuscita dei reflui. Il mezzo ha poi pulito la grata vicino all’arenile e con la spazzatrice ha eliminato i residui fognari fuoriusciti dal tombino. L’autospurgo è rimasto davanti alla spiaggia fino a quando la pressione del collettore non ha accennato a diminuire, ma nel frattempo di fronte all’istituto Nautico i reflui continuavano a riversarsi nell’acqua di mare.

Il problema dei tombini dello Scoglio Lungo che scoppiano a ogni acquazzone – per colpa del collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato – non è purtroppo una novità. Una criticità evidenziata e denunciata a più riprese da associazioni ambientaliste, che avevano interessato il Corpo forestale dopo un esposto, ma che negli anni non ha trovato nessuna soluzione da parte delle amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del municipio. L’assessora all’Ambiente Cristina Biancu aveva dichiarato nei mesi scorsi, all’indomani di uno sversamento in mare di reflui fognari, che era necessario cercare finanziamenti extracomunali per risolvere una volta per tutte questo annoso problema. L’impressione è che se non verrà prevista una quota importante nel prossimo bilancio comunale per l’impianto dello Scoglio Lungo, quel tratto di Lungomare rimarrà ad alto rischio ambientale anche durante la stagione estiva. (g.m.)

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