La Nuova Sardegna

OZIERI. Anche Ozieri avrà una strada intitolata a Emanuela Loi, una delle vittime della Strage di via d’Amelio nella quale il 19 luglio 1992 persero la vita il giudice dell’antimafia Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. L’iniziativa si deve a una proposta del consigliere comunale Davide Giordano, che è stata accolta dalla commissione toponomastica e dalla giunta comunale, mirata a ricordare, anche con una cerimonia di intitolazione, una donna sarda coraggiosa che perse la vita a 25 anni nello svolgimento del suo lavoro di agente di scorta di uno degli alfieri dell’antimafia. Emanuela Loi, di Sestu, fu la prima donna agente di polizia a rimanere uccisa in servizio, e la sua vicenda è emblematica non solo di quegli anni terribili della lotta tra stato e mafia ma anche del percorso di parità, nel bene e quindi anche del male, delle donne nelle forze dell’ordine. Una vicenda che è naturale ricordare in una giornata come l’8 marzo e soprattutto in vista della XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia del 21. Per intitolare la via ci sarà una cerimonia, come detto, la cui data sarà fissata quando si otterrà il via libera della prefettura e sarà saggiata la disponibilità della sorella di Emanuela, Claudia Loi, a prendervi parte. Una lodevole iniziativa, ma con un retroscena “curioso” legato alla via scelta: la scarpata del Cantaro, che come riportato anche in queste pagine a fine gennaio era stata scelta per essere intitolata al Maestro di Ozieri. A Ozieri però, più precisamente a San Nicola, una via intitolata al pittore c’è già, anche se non è riportata nelle mappe aggiornate della toponomastica: un errore del quale ci si è accorti successivamente, ma al quale è stato subito posto rimedio visto anche che la richiesta di intitolazione a Emanuela Loi era già stata depositata. (b.m.)