La Nuova Sardegna

Sassari

Careddu: «Sirio cancellata da Sorso colpa di Cappellacci»

di Salvatore Santoni
Careddu: «Sirio cancellata da Sorso colpa di Cappellacci»

L’assessore regionale ai Trasporti sui fondi “scomparsi” L’allarme lanciato nei giorni scorsi da Antonello Peru

15 marzo 2018
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SORSO. «La spina alla linea di Sirio per Sorso è stata staccata già nel 2011». L’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu, replica all’allarme lanciato nei giorni scorsi dal vicepresidente del consiglio regionale, Antonello Peru e dal sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, nel corso di una seduta dell’assemblea civica. Dalle delibere in possesso della Regione emerge che il progetto della linea ferroviaria elettrificata Sorso-Sassari è naufragato nel 2011 durante la giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci (e con Peru in maggioranza).

Il progetto. L’ultima traccia documentale del finanziamento per elettrificare la linea ferroviaria Sorso-Sassari, quella dove transita Sirio, risale al 2008, quando la giunta regionale guidata dall’ex presidente Renato Soru firmò la delibera numero 52/17 del 3 ottobre 2008. Si trattò di un piano operativo regionale dei fondi Fesr 2007/2013 con il quale l’esecutivo stanziò i budget alla linea di intervento 5.1.1. E prima per dotazione, con circa 49 milioni di euro, compariva la rete metropolitana urbana dell’area vasta di Sassari, con la specifica del «completamento dell’elettrificazione della tratta Sorso-Sassari».

Black out. Di lì a poco arrivarono le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e nel 2009 a Villa Devoto si insediò la nuova maggioranza di centrodestra di Ugo Cappellacci che, due anni più tardi, nel 2011, eseguì una riprogrammazione delle risorse di quello stesso Por Fesr 2007-2013. Un rimescolamento di fondi - deciso con la delibera numero 48/64 del primo dicembre 2011 - che riscrisse la strategia della Regione: secondo l’assessore Careddu è proprio in quel frangente che sparì il progetto della linea elettrificata Sorso-Sassari.

Fondi fantasma. Più tardi, nel 2013, la giunta Cappellacci e il Governo firmarono una cosiddetta Intesa generale quadro (Igq), un sottoprodotto della legge obiettivo. In quella bozza, poi aggiornata nel 2014, l’elettrificazione della linea ferroviaria Sorso-Sassari riapparve tra le “opere strategiche cantierabili”, con un costo preventivato di 9,1 milioni di euro ma con finanziamenti disponibili pari a zero. Dopo di ché il progetto sparì nuovamente - questa volta per sempre - dai radar. «Le responsabilità di queste scelte - sottolinea ancora l’assessore Careddu - non sono dunque certamente imputabili alla giunta Pigliaru».

Al lavoro. Nonostante il progetto della linea Sorso-Sassari non abbia le coperture finanziarie, è ancora considerato strategico. Ecco perché l’esecutivo del presidente Francesco Pigliaru è al lavoro per individuare una fonte di finanziamento utile a realizzare la linea ferroviaria elettrificata della Romangia. «Attualmente la Regione - riprende e conclude l’assessore Carlo Careddu - ritiene strategica la linea Sassari-Sorso, una delle più frequentate del trasporto pubblico locale, motivo per cui sono stati acquistati due nuovi treni Stadler, prestissimo in servizio, e sempre per questa ragione sarà messo in campo il massimo impegno nel recuperare le risorse in passato dirottate su altri progetti finalizzate anche all’elettrificazione, compatibilmente con le disponibilità dei fondi statali».

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