La Nuova Sardegna

Sassari

Cinque milioni per l’Accademia

di Paoletta Farina
Cinque milioni per l’Accademia

La Provincia eseguirà la ristrutturazione: dopo i crolli nella facciata, ingresso transennato da 8 anni

15 marzo 2018
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SASSARI. Dopo otto anni di deturpanti ponteggi e transenne sulla facciata, l’Accademia delle Belle Arti può sperare di rifarsi il look. Grazie a un finanziamento regionale di oltre quattro milioni di euro e all’ok partito due giorni fa da Cagliari per consentire alla Provincia, padrona di casa dell’edificio in via Duca degli Abruzzi, di gestire progetto e ristrutturazione.

«Con l’autorizzazione a essere soggetto attuatore dei lavori – afferma l’amministratore straordinario della Provincia, Guido Sechi – potremo risanare interni ed esterni dell’immobile e metterlo a norma. Il palazzo dell’Accademia aveva bisogno di interventi da tempo, e aveva già ottenuto un finanziamento diretto allo scopo. Che però non era stato utilizzato principalmente per il fatto che l’istituto non aveva le strutture tecniche per procedere autonomamente alle necessarie ristrutturazioni. Quegli stessi fondi, per un totale di 4 milioni 85mila 650 euro, sono ora a disposizione», chiude Guido Sechi.

Il via dalla Regione è arrivato con una delibera di giunta e su proposta dall’assessore all’Istruzione, Giuseppe Dessena. La notizia era attesa ed è stata accolta con soddisfazione dal direttore dell’Accademia “Sironi”, Antonio Bisaccia, che ha avuto il suo da fare con burocrazia e lungaggini. Quel ponteggio all’ingresso della scuola, sistemato per ragioni di sicurezza dopo i crolli di calcinacci e intonaci dalla facciata, è diventato in questi lunghi otto anni un simbolo di degrado e un monumento alla lentezza e ai ritardi della macchina statale.

«Con gli spazi rinnovati potremmo assolvere meglio alla didattica e utilizzare in maniera più proficua gli spazi – afferma il direttore Bisaccia –. Devono essere ristrutturati i tre piani dello stabile ed eseguiti lavori di efficientamento energetico. Tre anni fa abbiamo rinnovato il sottopiano, dove sono sistemati i nostri laboratori con fondi concessi dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Di fronte a un progetto ancora più ampio come quello che dovrà essere realizzato, speriamo al più presto, non avevamo però i mezzi. Mettiamo a disposizione una nostra bozza di progetto per la suddivisione degli spazi di cui penso si potrà tenere conto nella progettazione da parte della Provincia per venire incontro alle nostre esigenze».

In futuro l’Accademia intitolata a Sironi vedrà migliorare ulteriormente la propria situazione logistica quando potrà prendere possesso di una delle “stecche” dell’ex mattatoio di piazza Conte di Moriana, prospiciente la sede storica. Dal 2013 i ministeri dell’Istruzione e dei Beni culturali hanno autorizzato la scuola ad istituire un corso di laurea quinquennale di restauro di materiali lapidei e superfici decorate dell’architettura, abilitante alla professione di restauratore dei beni culturali, che dovrà appunto trovare casa in un’ala del mattatoio.

Ma l’Accademia potrebbe allargarsi addirittura a tutto il mattatoio che, dopo l’imponente restauro compiuto dal Comune, resta inutilizzato. Sta andando avanti l’idea di un polo del restauro con il coinvolgimento di Soprintendenza e Università. Quale migliore “location”, per l futuro polo, degli ampi locali del vecchio macello ?

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