La Nuova Sardegna

Sassari

Conforama, lavoro in solidarietà

di Paoletta Farina
Conforama, lavoro in solidarietà

Scongiurati esuberi a Predda Niedda e San Sperate dopo l’accordo al ministero tra azienda e sindacati

17 marzo 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La crisi e la concorrenza colpiscono anche Conforama. Saranno applicati i contratti di solidarietà tra gli ottanta lavoratori del punto vendita di Sassari e i 101 del negozio di San Sperate e scongiurati gli esuberi previsti, rispettivamente 14 e 16. Una soluzione raggiunta l’altro ieri a livello nazionale grazie all’accordo raggiunto al ministero del Lavoro tra la direzione aziendale di Conforama Italia spa e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitucs .

Nel gruppo specializzato nella vendita di mobili, arredamento e articoli per la casa e attualmente di proprietà della sudafricana Steinhoff International Holdings, verrà applicata una riduzione dell’orario di lavoro, fino ad un massimo del 23 per cento per 12 mesi, dal 26 marzo prossimo al 31 marzo 2019. Sono esclusi i direttori di negozio e i responsabili di reparto e deposito. Nei contratti di solidarietà sono coinvolti complessivamente a livello nazionale 290 dipendenti dei 18 punti vendita Conforama: oltre a San Sperate e Sassari, l’applicazione della riduzione dell’orario di lavoro riguarderà anche le sedi di Riposto (Catania) e Melilli (Siracusa). L’accordo prevede poi che la società, decorsi sette mesi dalla scadenza della solidarietà, corrisponda ai dipendenti che hanno subito una riduzione oraria superiore al 20 per cento, una somma lorda di mille euro.

Un’intesa arrivata dopo lunghe trattative sindacali e che tiene conto della difficile situazione del gruppo. L’azienda ha dichiarato nel verbale d’accordo di aver adottato tutte le azioni per una riorganizzazione e snellimento dei punti vendita, ma la concorrenza “accesa” a livello locale , ha impedito di poter riconquistare produttività. I due negozi sardi e quelli siciliani, soprattutto da ottobre dello scorso anno a gennaio, hanno subito un calo di fatturato, si è giustificata Conforama. Di fronte a una situazione che stava precipitando, l’azienda aveva deciso di anticipare al 9 gennaio scorso l’annuncio di una riduzione del personale. A quel punto i sindacati hanno proposto, in attesa di un riposizionamento dell’azienda sul mercato, di utilizzare i contratti di solidarietà. Per i dipendenti saranno sacrifici, perché rinunciano a una parte del loro stipendio, ma il posto di lavoro è conservato per tutti.

«L’accordo tiene conto della situazione difficile che il settore del commercio sta vivendo e allo stesso tempo tutela i lavoratori, anche perché esiste la possibilità che non si debba fare ricorso alla solidarietà per l’intero anno previsto», dice Maria Giovanna Mela segretaria Fisascat Cisl. di Sassari. Per il segretario nazionale dello stesso sindacato, Vincenzo Dell’Orefice «l’equilibrio raggiunto con le intese allegate, consente di mettere in sicurezza i livelli occupazionali attualmente esistenti e dà una risposta credibile ed apprezzabile alle necessità di parte aziendale di intervenire sul costo del lavoro nei punti vendita nei quali i ricavi hanno fatto registrare una contrazione, ma, soprattutto, evita il ricorso ai licenziamenti unilaterali prospettato nel corso dell’articolato confronto fra le parti».



Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative