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Martis e Nulvi sperano in una nuova strada

Martis e Nulvi sperano in una nuova strada

NULVI. L’idea è in effetti molto intrigante anche se, visti i tempi che corrono, non sarà facile reperire i fondi necessari per realizzarla. Eppure gli amministratori comunali di Martis e Nulvi, in...

17 marzo 2018
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NULVI. L’idea è in effetti molto intrigante anche se, visti i tempi che corrono, non sarà facile reperire i fondi necessari per realizzarla. Eppure gli amministratori comunali di Martis e Nulvi, in seguito all’apertura al traffico del secondo lotto della Strada dell’Anglona, ci pensano sempre più e stanno verificando la concreta fattibilità dell’opera.

Perché anche Martis possa usufruire degli innegabili benefici legati alla Strada dell’Anglona si sta infatti ipotizzando la progettazione di un nuovo tratto stradale che, partendo dalla strada statale 127 Martis-Nulvi all’altezza dell’ingresso della strada rurale per Monte Orria, possa connettersi direttamente con l’innesco della Strada dell’Anglona sulla statale 127 Nulvi-Osilo.

Il piccolo tratto stradale, che si estenderebbe al massimo su tre chilometri, consentirebbe ai martesi di raggiungere il capoluogo sassarese lungo un percorso assolutamente più agevole rispetto a quelli utilizzati attualmente. Da Martis infatti si arriva a Sassari dopo aver percorso 8 chilometri (di curve) sulla statale 132 Martis-Chiaramonti, dopo aver attraversato il centro abitato di Chiaramonti e aver ridisceso la collina su cui sorge (altri 2 chilometri) per immettersi nella Sassari-Tempio, bivio per Ozieri, da dove però bisogna affrontare altri 36 chilometri per arrivare a Sassari, per un totale complessivo di 46 chilometri.

In alternativa ora si può percorrere la statale 127 sino a Nulvi (il percorso è lungo 9 chilometri), attraversare il centro abitato di Nulvi e poi i 2 chilometri e mezzo della Nulvi-Osilo per immettersi nella Strada dell’Anglona, per un totale di oltre 30 chilometri.

Con la “bretella” di collegamento insomma si risparmierebbero diversi chilometri di percorso, peraltro su un tracciato ricco di curve e si eviterebbe l’attraversamento del centro abitato di Nulvi, con una notevole riduzione dei tempi di percorrenza.

Un altro vantaggio non trascurabile sarebbe la valorizzazione del sito nuragico di Nuraghe Irru e del suo stupendo pozzo sacro che verrebbe sfiorato dalla nuova strada, consentendone così una più agevole visita visto che attualmente raggiungere il sito è abbastanza complesso e poco agevole.

Si tratterebbe insomma di trovare, oltre che la volontà politica, anche i fondi necessari per studiare questa opportunità, magari attraverso l’Unione di Comuni dell’Anglona. Sognare, insomma, non costa niente. Ma la speranza è che il sogno possa davvero diventare realtà.

Mauro Tedde



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