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Tumore del colon, si estende lo screening

Tumore del colon, si estende lo screening

OZIERI. Si estende anche agli altri comuni del distretto sanitario di Ozieri la campagna di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon retto avviata dall’Ats, che ha già...

17 marzo 2018
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OZIERI. Si estende anche agli altri comuni del distretto sanitario di Ozieri la campagna di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon retto avviata dall’Ats, che ha già coinvolto in città numerose persone. Tremila gli inviti mandati dall’unità operativa di educazione sanitaria e promozione della salute dell’Ats ad altrettanti cittadini di età compresa tra i 50 e 69 anni, e un ottimo risultato in termini di rispondenza e di diagnosi. In media, su 1000 persone invitate a effettuare lo screening quasi un terzo, circa 300, si sono recate al controllo. Di queste, una sessantina hanno riscontrato problemi, 12 casi sono stati segnalati ai sanitari e addirittura sei persone hanno già effettuato un intervento che può aver salvato loro la vita. Grande, quindi, l’importanza della prevenzione, che ora l’Ats estende agli altri comuni sempre con la preziosa collaborazione dei medici di medicina generale che, oltre a sensibilizzare la popolazione, hanno fornito e forniranno la consulenza necessaria agli utenti interessati, e dei farmacisti del territorio che hanno consegnato agli utenti il kit indispensabile per l’analisi diagnostica. Anche in questa seconda fase, fanno sapere dall’Ats, «il valore aggiunto del programma di sensibilizzazione è rappresentato dalla grande disponibilità dei medici e dei farmacisti che hanno consentito l’attuazione dello screening nei centri più distanti dai punti di raccolta dei campioni». Oltre al laboratorio di Ozieri, infatti, la consegna dei kit e il trasporto dei campioni verso l’ospedale Segni, dove sarà effettuato l’esame, avverrà attraverso il Poliambulatorio di Bono. Una volta terminata l’analisi, il centro screening invierà la risposta a domicilio entro e non oltre un mese nei casi di negatività o a contattare telefonicamente gli utenti con sangue occulto positivo entro una settimana per una consulenza specialistica. «La prevenzione rimane uno degli strumenti più importanti per sconfiggere il tumore del colon retto, al secondo posto come frequenza tra le malattie tumorali in Italia e in Europa. In caso di diagnosi precoce si può guarire in un’altissima percentuale di casi: è scientificamente provato come l’esecuzione periodica di esami quali la ricerca del sangue occulto o la rettosigmoidoscopia possano salvare molte vite». (b.m.)

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