Ruspe e picconi in azione «Si poteva fare ad agosto»
di Luca Fiori
Al via gli interventi da 250mila euro per il rifacimento di asfalto e marciapiedi Si lavorerà anche il sabato, ma i commercianti della via contestano la tempistica
20 marzo 2018
3 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Ruspe, martelli pneumatici ed escavatori sono entrati in azione ancora prima che sorgesse il sole. Quando la città si è svegliata il tratto di viale Italia tra viale Mancini e via Amendola era già un cantiere avviato, con decine di uomini e mezzi pronti a scrostare e ritirare a lucido - a tempo di record - il tratto d’asfalto usurato che corre tra i binari di Sirio e la pista ciclabile.
Il Comune ha promesso che le squadre di operai lavoreranno fino alle 20, anche di sabato, e che se le condizioni atmosferiche non si metteranno di traverso il lavori si concluderanno il 3 aprile. Il cantiere aperto per rimettere a nuovo marciapiedi, strade e - se necessario - sottoservizi di una delle arterie più importanti della città - successivamente si trasferirà nel tratto tra via Amendola e via Rockefeller. I lavori coordinati dal settore Infrastrutture della Mobilità del Comune del costo di 250mila euro non erano più rimandabili, anche se molti commercianti di viale Italia e delle vie limitrofe sono convinti che siano partiti nel periodo sbagliato. «È chiaro che un intervento in viale Italia andava fatto - spiega Michele Tola, titolare di alcuni negozi di abbigliamento - perché la strada era diventata un viottolo, ma forse non era questo il momento migliore per aprire il cantiere. Il Comune ci ha convocato - aggiunge il commerciante - e politici e tecnici ci hanno spiegato che c’è voluto tanto a mettere d’accordo tutte le società coinvolte, ma noi non ci dimentichiamo che il vero danno è stato fatto quando è stata pensata e realizzata la pista ciclabile. Speriamo - conclude Tola - che almeno finiscano nei tempi previsti».
E in effetti i mesi scorsi era stato fatto un sondaggio tra residenti e commercianti della zona a cui avevano fatto seguito diversi incontri a Palazzo Ducale. Gli operatori della via avevano incontrato gli assessori competenti, i tecnici comunali, la polizia locale e le imprese coinvolte. Il tavolo tecnico era servito a concordare sia la tempistica (due tranche di intervento) che le modalità. Ma è chiaro che accontentare tutti è impossibile.
«Io sono convinto che un intervento del genere - spiega Marco Erre titolare della tabaccheria di viale Italia all’angolo con viale Mancini - andava fatto in estate. Il rischio è che alla prima pioggia i lavori vengano interrotti». Pochi metri più avanti Giulia Patteri, dipendente della panetteria, la pensa come lui. «Forse in agosto - spiega - con la città un po’ meno affollata ci sarebbero stati meno disagi per tutti». Ma ad agosto, fanno sapere da Palazzo Ducale, i lavori non potevano essere fatti perché l'impresa dell’accordo quadro non sarà più sotto contratto.
Ieri mattina insieme all’assessore Antonio Piu e ai tecnici del Comune presenti nel cantiere, hanno fatto un super lavoro gli agenti della polizia locale che fin dalle primissime ore del mattino hanno spiegato con pazienza ad automobilisti e pedoni come muoversi tra divieti e ruspe. Quello che temono i commercianti di viale Italia e di piazza Marconi è che proprio le ruspe e i cartelli di divieto taglieranno loro le gambe sotto il periodo pasquale. «Siamo già abbastanza isolati - spiegano Antonello Putzu della macelleria all’angolo con via Risorgimento e Barbara Cesaraccio fioraia di piazza Marconi - avrebbero potuto lasciarci lavorare tranquilli almeno fino a Pasqua». «Siamo già stati messi in ginocchio dalla pista ciclabile - spiega Rosalia Becca titolare del caffetteria Caffè&Caffè - che in questi due anni ci ha fatto perdere una grossa fetta dei guadagni. Ben vengano i lavori per migliorare la viabilità, ma il Comune avrebbe potuto almeno venirci incontro con qualche agevolazione. Devo dire però - conclude la commerciante - che per quanto ho visto i lavori procedono spediti». La rivoluzione del traffico ha creato, come era inevitabile, inusuali code e traffico in tilt nelle vie limitrofe. «Via Pasquale Paoli è diventata impraticabile - spiega Elia Fois dell’enoteca Paoli - forse il piano per far defluire il traffico avrebbe dovuto avere qualche alternativa in più».
Il Comune ha promesso che le squadre di operai lavoreranno fino alle 20, anche di sabato, e che se le condizioni atmosferiche non si metteranno di traverso il lavori si concluderanno il 3 aprile. Il cantiere aperto per rimettere a nuovo marciapiedi, strade e - se necessario - sottoservizi di una delle arterie più importanti della città - successivamente si trasferirà nel tratto tra via Amendola e via Rockefeller. I lavori coordinati dal settore Infrastrutture della Mobilità del Comune del costo di 250mila euro non erano più rimandabili, anche se molti commercianti di viale Italia e delle vie limitrofe sono convinti che siano partiti nel periodo sbagliato. «È chiaro che un intervento in viale Italia andava fatto - spiega Michele Tola, titolare di alcuni negozi di abbigliamento - perché la strada era diventata un viottolo, ma forse non era questo il momento migliore per aprire il cantiere. Il Comune ci ha convocato - aggiunge il commerciante - e politici e tecnici ci hanno spiegato che c’è voluto tanto a mettere d’accordo tutte le società coinvolte, ma noi non ci dimentichiamo che il vero danno è stato fatto quando è stata pensata e realizzata la pista ciclabile. Speriamo - conclude Tola - che almeno finiscano nei tempi previsti».
E in effetti i mesi scorsi era stato fatto un sondaggio tra residenti e commercianti della zona a cui avevano fatto seguito diversi incontri a Palazzo Ducale. Gli operatori della via avevano incontrato gli assessori competenti, i tecnici comunali, la polizia locale e le imprese coinvolte. Il tavolo tecnico era servito a concordare sia la tempistica (due tranche di intervento) che le modalità. Ma è chiaro che accontentare tutti è impossibile.
«Io sono convinto che un intervento del genere - spiega Marco Erre titolare della tabaccheria di viale Italia all’angolo con viale Mancini - andava fatto in estate. Il rischio è che alla prima pioggia i lavori vengano interrotti». Pochi metri più avanti Giulia Patteri, dipendente della panetteria, la pensa come lui. «Forse in agosto - spiega - con la città un po’ meno affollata ci sarebbero stati meno disagi per tutti». Ma ad agosto, fanno sapere da Palazzo Ducale, i lavori non potevano essere fatti perché l'impresa dell’accordo quadro non sarà più sotto contratto.
Ieri mattina insieme all’assessore Antonio Piu e ai tecnici del Comune presenti nel cantiere, hanno fatto un super lavoro gli agenti della polizia locale che fin dalle primissime ore del mattino hanno spiegato con pazienza ad automobilisti e pedoni come muoversi tra divieti e ruspe. Quello che temono i commercianti di viale Italia e di piazza Marconi è che proprio le ruspe e i cartelli di divieto taglieranno loro le gambe sotto il periodo pasquale. «Siamo già abbastanza isolati - spiegano Antonello Putzu della macelleria all’angolo con via Risorgimento e Barbara Cesaraccio fioraia di piazza Marconi - avrebbero potuto lasciarci lavorare tranquilli almeno fino a Pasqua». «Siamo già stati messi in ginocchio dalla pista ciclabile - spiega Rosalia Becca titolare del caffetteria Caffè&Caffè - che in questi due anni ci ha fatto perdere una grossa fetta dei guadagni. Ben vengano i lavori per migliorare la viabilità, ma il Comune avrebbe potuto almeno venirci incontro con qualche agevolazione. Devo dire però - conclude la commerciante - che per quanto ho visto i lavori procedono spediti». La rivoluzione del traffico ha creato, come era inevitabile, inusuali code e traffico in tilt nelle vie limitrofe. «Via Pasquale Paoli è diventata impraticabile - spiega Elia Fois dell’enoteca Paoli - forse il piano per far defluire il traffico avrebbe dovuto avere qualche alternativa in più».