La Nuova Sardegna

Sassari

Siligo fa causa alla Telecom “morosa”

Dal 2012 la società non pagherebbe l’affitto del terreno comunale dove ha installato le antenne 

20 marzo 2018
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SILIGO. Il Comune di Siligo ha aperto un contenzioso con la società Telecom per via di un terreno sul quale sono state installate le antenne e per il quale era previsto il pagamento del cacone.

E così il creditore – in questo caso il Comune di Siligo – è costretto a ricorrere alle vie legali per ottenere quanto legittimamente gli spetta. Il contenzioso aperto è quello con Telecom Italia, che dal 2013 occupa con le sue installazioni di rete, un terreno di proprietà del Comune in regione “Funtana Altu”. In virtù del contratto stipulato il 20 novembre 2012, Telecom avrebbe dovuto corrispondere all’ente locale un canone annuo di 6mila euro, «dal primo giorno del mese successivo alla data di comunicazione da parte del conduttore di voler utilizzare l’immobile».

La comunicazione pervenne al Comune l’11 marzo del 2013, per cui dal 1 aprile dello stesso anno Telecom avrebbe dovuto pagare il canone. Invece, nonostante le sollecitazioni, la società di telefonia non ha mai pagato un euro, per cui il Comune si è trovato costretto ad avviare l’azione legale per recuperare le somme che gli spettano. Somme che ammontano, al 30 giugno 2017, a 25.500 euro, con annessa «condanna della controparte al pagamento delle spese processuali - come si legge nella deliberazione della giunta comunale - attivando le relative procedure esecutive e tutte le ulteriori procedure necessarie a tutela degli interessi di questa amministrazione». L’area oggetto del contendere è quella in regione “Funtana Altu”, dove tre distinte società telefoniche - rispettivamente la stessa Telecom Italia, Vodafone Omnitel e Galata spa, subentrata alla Wind telecomunicazioni - avevano installato le proprie antenne, in cambio di un canone annuo rispettivamente di 6000, 5.500 e 10.000 euro. I terreni erano stati poi messi in vendita, con un avviso del novembre 2017.

Mario Bonu

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