La Nuova Sardegna

Sassari

Medicina generale, riaperta la graduatoria

di Gian Mario Sias

Diciassette medici, inizialmente esclusi dalla Regione, saranno ammessi al corso di formazione

21 marzo 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Giustizia è fatta. Dopo una battaglia lunghissima, diciassette medici sardi sono stati ammessi dalla Regione al corso di formazione specifica in Medicina generale per il triennio 2017-2020. Dopo anni di guardie mediche, di sacrifici e di attesa, è la vittoria dei professionisti interessati e dell’avvocato algherese Andrea Delias, che ha tutelato i loro interessi in un confronto con gli uffici regionali all’insegna del buonsenso, tanto che non c’è stato nemmeno bisogno di rivolgersi al Tar per avere ragione.

I diciassette medici avevano richiesto l’ammissione in soprannumero al corso di Medicina generale. Ne avevano i requisiti ma si erano visti rifiutare l’iscrizione al corso. Si appellavano alla legge 401 del 2000, ma la Regione aveva contingentato le ammissioni in misura pari al 10% dei posti messi a concorso, consentendo l’iscrizione solo ai primi quattro in graduatoria. Alcuni degli esclusi non si sono dati per vinti e hanno dato mandato all’avvocato Delias. Prima di impugnare gli atti dinanzi al tribunale amministrativo regionale, il legale algherese ha intimato alla Regione di procedere all’iscrizione di tutti i medici in graduatoria, che avevano pieno e legittimo diritto di essere ammessi in sovrannumero al corso.

Forte delle recenti pronunce dei giudici amministrativi di primo e secondo grado, l’avvocato ha dimostrato che la legge 401 del 2000 e le altre disposizioni non subordinano ad alcun quoziente percentuale l’ammissione in soprannumero ai corsi di formazione dei professionisti iscritti a Medicina prima del 31 dicembre 1991 e che si siano laureati e abilitati dopo il 31 dicembre 1994.

Tradotto: il contingentamento operato dalla Regione era infondato e ha precluso ingiustamente ai medici l’esercizio della professione, peraltro in palese contrasto con l’intento del legislatore, che intendeva sistemare definitivamente e sollecitamente le situazioni incompatibili con l’ordinamento comunitario. Per fortuna dei medici, dell’avvocato e delle casse regionali, le loro ragioni hanno incontrato la ragionevolezza della direzione generale dell’assessorato regionale della Sanità, che con la determina 205 licenziata il 9 marzo scorso ha ammesso al corso nella sede didattica di Sassari tutti i candidati idonei, dalla quinta alla ventunesima posizione. Il tutto, come è scritto a chiare lettere nella determina, «ritenendo necessario evitare di esporre l’amministrazione a un contenzioso i cui esiti sarebbero verosimilmente sfavorevoli».

Per i diretti interessati finalmente si concretizza una prospettiva di crescita professionale sin qui negata. Per l’avvocato Delias «la rivalutazione operata con buon senso dalla Regione è un classico esempio di amministrazione condivisa, fondata sulla collaborazione fra pubblica amministrazione e

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative