La Nuova Sardegna

Sassari

A Tula il futuro può essere un lavoro molto aromatico

di Francesco Squintu
A Tula il futuro può essere un lavoro molto aromatico

Boom di iscrizioni al corso di Comune e Laore per coltivare piante officinali I partecipanti sono 95 e arrivano da tutta la provincia per imparare un mestiere

23 marzo 2018
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TULA. In un territorio a vocazione agricola come quello del Logudoro, il ritorno alla terra può diventare fonte di nuove occasioni di lavoro non obbligatoriamente legate all’allevamento del bestiame. Forse proprio in quest’ottica si può leggere il notevole successo di iscritti riscosso dal corso organizzato a Tula dall’amministrazione comunale e dall’agenzia regionale Laore e che ha per tema “Le piante aromatiche e officinali: coltivazione e prima trasformazione”. Il progetto formativo che prenderà avvio lunedì con la prima delle tredici giornate previste, alla scadenza del termine per le iscrizioni conta ben 95 adesioni raccolte su tutto il territorio provinciale con una platea davvero eterogenea che va dallo studente, al docente, al professionista, all'impiegato, all'imprenditore agricolo, al pensionato, tutti interessati per motivi di studio, lavoro, per cultura personale o per hobby e tutti concordi nell’affermare che il corso era molto atteso da anni in tutto il nord Sardegna. Tra gli iscritti vi saranno anche otto studenti del corso di agraria dell'istituto di istruzione superiore “Fermi” di Ozieri, ai quali verrà riconosciuto il tirocinio formativo di alternanza scuola-lavoro. «La diversificazione delle attività produttive nel settore agricolo è uno dei principali obiettivi che ci siamo posti nella nostra proposta amministrativa – ha dichiarato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Gaias –. Per poter arginare le cicliche crisi che coinvolgono il settore si vuole dare la possibilità ad operatori agricoli e non solo, di allargare i propri orizzonti conoscitivi, in nuove tecniche e diverse opportunità produttive. L’utilizzo delle piante aromatiche e officinali può essere uno degli strumenti per poter sfruttare al meglio il nostro territorio nella coltivazione di essenze ad alto valore aggiunto nel mercato, capaci di creare un reddito anche con poche disponibilità di terreno». Durante le lezioni si affronteranno tantissimi argomenti ed in particolare: il mercato delle piante aromatiche ed officinali, la normativa sulle specie, le principali specie botaniche e la loro utilizzazione, termini medico-farmacologici di più frequente uso, tecniche di trasformazione, ripulitura, cernita e prima trasformazione (essiccazione e distillazione), preparazione dei liquori, piante tintorie, coltivazione delle piante, propagazione e coltivazione, uso e coltivazione di zafferano, rosmarino, calendula, camomilla, melissa, mirto, salvia ed elicriso. Ci saranno infine prove pratiche con riconoscimento in campo delle piante e prove di raccolta e distillazione. Le lezioni saranno tenute da Bruno Satta, Ivo Porcu, Francesco Sanna e Gian Felice Delogu di Laore, Maria Bonaria Selenu (farmacista, cosmetologa, esperta settore erboristico), Marianna Usai, Maurizio Mulas e Grazia Maria Scarpa dell’università di Sassari.

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